Mezz'ora di agonia in attesa dell'ambulanza

Mezz'ora di agonia in attesa dell'ambulanza Incredibile episodio ieri mattina in via Rubiana 12: una decina di persone accusa il soccorso urgente Mezz'ora di agonia in attesa dell'ambulanza Per una donna colta da malore, e spirata sul pianerottolo - E' arrivata prima persino ia polizia, cui i vicini si sono rivolti per denunciare il ritardo nei soccorsi - Alla centrale del 5747 smentiscono • L'autolettiga è però partita da Alpignano: quelle di Torino erano impegnate Ivona Baidacci, 78 anni, è morta dopo aver agonizzato mezz'ora sul pianerottolo di casa -perché l'ambulanza è arrivala con tre quarti d'ora di ritardo-, dicono parenti e vicini, almeno una decina di persone furibonde. -Non è vero, sono passati quindici minuti da quando ci hanno chiamato-, ribattono al «5747». L'incredibile vicenda è di ieri mattina. I fatti. Al primo piano di via Rubiana 12 abita la signora Ivona Baidacci assieme al marito Bruno Tornio, 79 anni. La donna, poco dopo le otto, mentre fa le pulizie di casa, esce sul pianerottolo per dare una lustrata alla porta. Si sente male, cade a terra. Un vicino ode il tonfo, accorre, il marito esce anche lui, arriva altra gente, qualcuno telefona al «5747» per un'ambulanza. Sono le 8,15. Si precipita anche la figlia Giancarla che abita con il marito, Pasquale Di Fede, nel caseggiato al numero 10. Passano i minuti, non succede niente. Dice Pasquale Di Fede: «Dopo venti minuti, quindi saranno state le 9 meno 20, ho telefonato io un'altra volta per sollecitare. Niente, niente, niente. Mi sembrava di impazzire. Mia suocera stava agonizzando, ma forse poteva ancora esser salvata. Invece, dopo mezz'ora, ha cominciato ad uscirle dalla bocca una bava rossa. Eravamo una decina di persone, abbiamo deciso di chiamare la polizia». In questura. Al «113», confermano di aver ricevuto la chiamata -di una persona furibonda» alle 9 meno un quarto. Al «113» è sempre in funzione un registratore, che non si può né cancellare né manomettere; il nastro è già a disposizione della magistratura. Oli agenti telefonano al «5747» e mandano una volante. Pare impossibile che in una domenica d'agosto, con la città deserta, un'ambulanza non riesca ad arrivare in pochi minuti quando oltretutto l'ospedale Martini di via Tofane è a nemmeno un chilometro. La volante 7 giunge alle 9 e tre minuti: Ivona Baidacci è morta da pochi istanti e l'ambulanza non c'è ancora. Quando finalmente arriva, i barellieri quasi vengono aggrediti. Volano gli insulti. n capo ambulanza Dario Panetto, cade dalle nuvole: "Noi siamo di Alpignano, ci hanno avvertito alle 9 meno un quarto: L'equipaggio della volante 7 ordina ai barellieri di portare il cadavere al Martini di Via Tofane. Al pronto soccorso dell'ospedale constatano che la donna è morta. Oggi sarà sottoposta ad autopsia Al 5747. Alla centrale di via San Domenico contestano questa versione dei fatti. "Abbiamo ricevuto la prima chiamata — dicono — alle 9 meno un quarto. E' stata la polizia ad avvertirci. Poi, dopo qualche minuto, abbiamo avuto altre telefonate di sollecito da via Rubiana, ma tutte poco prima delle nove». E come mai l'ambulanza è partita da Alpignano? "Perché quella dell'ospedale di zona era impegnata e anche la Croce Verde non ne aveva». Al «5747» non ci sono registratori che possano far fede. Ma dieci persone sostengono che la telefonata è d'una mezz'ora prima. "Non sappiamo, l'unica spiegazione è che il nostro centralino non abbia funzionato. E' accaduto nei giorni scorsi che sia stato qualche tempo in tilt». Però in via Rubiana dicono d'aver parlato con gli addetti. E se ci fosse stato un equivoco? A volte capita che la gente chiami il «5737», ovvero i radio taxi, anziché il «5747». Alla centrale dei taxi però ieri pomeriggio smentivano: "Stamattina proprio non è capitato, siamo sicuri». Intanto Pasquale Di Fede preannuncia un esposto. Marco Vaglietti Bruno Tornio, distrutto dal dolore, accanto al cadavere della doglie (Foto Sandro Bosio)

Persone citate: Bruno Tornio, Dario Panetto, Di Fede, Pasquale Di Fede, Sandro Bosio, Vaglietti

Luoghi citati: Alpignano, Torino