La Tre Valli di Saronni

La Tre Valli di Saronni JSSjHEi il veterano sente di nuovo profumo di maglia iridata La Tre Valli di Saronni Sprint imperioso a Varese su Bontempi - Anche il vecchio Baronchelli degno della Nazionale Proteste per il permesso concesso ad Argentin, Bugno e Fondriest di disertare le indicative dal nostro Inviato MAURIZIO CARAVELLA VARESE — Cinquecento metri al traguardo. Sono in testa undici corridori, hanno preso il largo ad otto chilometri dall'arrivo, il gruppo è a una manciata di secóndi ma ormai è battuto. Scatta Moro, • all'inseguimento si getta Saronni, gli arriva a cinque o sei metri, sta per acciuffarlo ma sa che deve fare i conti con Bontempi, ' sente già il suo fiato alle spalle. Trecento metri. Bontempi supera Saronni, se ne va in progressione, sembra che abbia una marcia in più, fa subito 11 vuoto. Ma stavolta Beppe non si arrende. Ha perso dieci metri, ne recupera cinque, si avvicina ancora. Bontempi non se lo aspetta, scarta sulla sinistra, ma Saronni è la sua ombra, gli si affianca, con un colpo di reni riesce a superarlo, per pochi centimetri. Una Tre Valli Varesine di 260 chilometri, ma racchiusa quasi tutta in questa volata splendida,) vinta da un Saronni che ieri è tornato quasi all'improvviso quello dei tempi d'oro. Il suo guizzo potrà essere molto utile al Campionato del mondo. Non sarà il capitano unico della squadra, ma sarà sicuramente uno dei leaders: il posto lo aveva già, ieri a Varese si è guadagnato i gradi. Chi forse'si è guadagnato la maglia azzurra, invece, è Baronchelli. In una corsa in cui nessuno osava mettere il naso alla finestra per paura di bruciarselo al sole, Baronchelli è stato l'unico a cercare, con insistenza, di fare il vuoto. E' scattato a ripetizione, sempre in salita; è rimasto al comando per quasi 30 chilometri in compagnia di Leali (un altro azzurro sicuro), Chiappucci, Santaromita, Brugnami e l'elvetico Joho. Dietro, Saronni aveva a fianco soltanto Ballerini: gli altri della Del Tongo o erano staccati, o non avevano la forza per aiutarlo. Bontempi e Gavazzi, i due che avrebbero potuto infastidire Beppe in caso di arrivo in volata, stavano a guardare. A 24 chilometri dall'arrivo la fuga si è conclusa. Ma in una giornata in cui la grande protagonista è stata là paura, il coraggio di Baronchelli merita un premio. Ha quasi trehtasei anni, Gavazzi ne ha trentotto ed è campione d'Italia. Una Nazionale di vecchi? Può darsi: ma se i giovani in gamba non ci sono, o non si fanno vedere, viva i nonni. Mancavano, ieri, Fondriest e Bugno (impegnati al Giro del Belgio) ed Argentin, che da oggi sarà in gara al Giro d'Olanda. La loro assenza ha creato grosse polemiche. Ha detto Bontempi: 'Non è giusto che Martini abbia dato a quei tre il permesso di salta-' re le "indicative". Perché due pesi e due misure? Non sopporto i favoritismi-. Ha aggiunto Gavazzi: «Se le premondiali sono obbligatorie, devono esserlo per tutti. E' comodo prepararsi all'estero, lontano dalle polemiche, mentre noi siamo qui a lottare col coltello fra i denti per conquistare la maglia azzurra. Quando Moser e Saronni emnói più forti, disputavano queste corse e magari le vincevano. Martini non doveva dare permessi a nessuno-. Anche Saronni si è detto d'accordo. E' però da mettere sotto accusa tutto il sistema della «indicative». Perché aspettare l'ultimo momento a dare la lista dei convocati, quando ormai i dubbi riguardano soltanto la scelta di un paio di gregari? Dieci nomi su dodici (più due riserve) sono praticamente sicuri. Eccoli: Saronni, Argentin, Bontempi, Fondriest, Bugno, Gavazzi, Ghirotto, Bombirli, Cassani ed Amadori. Altri due corridori, Baronchelli e Ballerini, sono molto vicini alla promozione. Non sarebbe più logico fare la scelta con un po' di anticipo e poi far disputare alla Nazionale il Giro d'Olanda, ad esempio? In un giorno devono trovare improvvisamente l'accordo corridori che fino alla corsa precedente sono stati rivali. Ma Martini da questo orecchio non ci sente. Si è persino infastidito quando gli hanno riferito che Saronni vorrebbe il suo fido Ballerini in Nazionale. Domani c'è la Coppa Bernocchi, giovedì la Coppa Agostoni. Ieri il et non ha promosso né bocciato nessuno. Giovedì scoprirà le carte che già tutti conoscono. Varese. Saronni sul podio, finalmente sorridente

Luoghi citati: Belgio, Italia, Olanda, Varese