I russi evacuati da Kabul

I russi evacuati da Kabul Mentre la guerriglia incalza l'esercito regolare afghano I russi evacuati da Kabul Deciso il rimpatrio delle famiglie dei diplomatici sovietici - La ritirata di metà degli uomini dell'Armata Rossa in Afghanistan si è svolta con «due giorni di anticipo rispètto agli accordi di Ginevra» MOSCA — Le mogli ed 1 figli dei diplomatici sovietici a Kabul sono stati evacuati per garantire la loro sicurezza. Lo ha annunciato la televisione sovietica In una corrispondenza dalla capitale afghana nella quale si definisce «complessa» la situazione nel Paese. «La situazione a Kabul è complessa. H mese scorso è stato particolarmente difficile. Ci sono stati attacchi in massa con i razzi», ha detto il corrispondente da Kabul della televisione sovietica, Mikhail Leshinsky, durante il programma «Panorama internazionale». «I nostri concittadini stanno lavorando con calma. La sola cosa è che le famiglie dei diplomatici sono tornate a casa, donne e bambini. Penso che tutto ciò si possa spiegare perché non c'è nessuna ragione di sottoporre a pericolo le loro vite», ha concluso il giornalista. Sabato, con due giorni di anticipo sulla scadenza fissata dall'accordo concluso a Ginevra sotto l'egida delle Nazioni Unite, metà degli effettivi della forza d'intervento sovietica in Afghanistan è rientrata in patria. Lo ha annunciato ieri sera Radio Kabul, remittente del regime afghano sostenuto dai sovietici, e ne ha dato conferma Radio Mosca. n rientro pattuito di metà della forza d'intervento sovietica è stato completato ieri quando un altro reparto dell'Armata Rossa ha attraversato il fiume Oxus, lungo il quale corre la frontiera, tornando in territorio sovietico. L'emittente di Kabul ha ripreso una dichiarazione del generale finlandese Rauli Helminen, che comanda una forza di osservatori delle Nazioni Unite, secondo cui il ritiro sovietico «viene effettuato secondo le scadenze» dell'accordo dello scorso aprile a Ginevra. In Afghanistan, però, «la situazione continua ad essere tesa ed è caratterizzata dall'ulteriore intensificazione della lotta politica ed armata tra il potere del popolo e le forze dell'opposizione nelle province di Badakhshan, Ku-. nar, Nangarhar, Paktla, Paktika, Qandahar e Helmand». Lo afferma il generale Shah Nawaz Tana!, capo di stato maggiore dell'esercito afghano, in un'intervista pubblicata da «Stella Rossa». n capo dell'esercito afghano denuncia la «crescente interferenza del Pakistan negli affari interni del suo Paese» ed ammonisce che se i dirigenti pachistani continueranno a violare gli accordi di Ginevra, «l'Afghanistan e l'Unione Sovietica saranno forzate a trarre le adeguate conclusioni ed a rivedere la loro linea d'azione». Il generale, nonostante abbia presentato un quadro dal quale risulta che la pressione dei ribelli islamici si è intensificata in tutti i maggiori centri del Paese, ha messo in risalto la crescente efficienza dell'esercito afghano. Come esempio cita il fallimento di tre tentativi dei «sette» (gruppi della resistenza) di prendere Jalalabad, nella provincia di Nangarhar, dopo il ritiro delle truppe sovietiche. Shah Nawaz .Tana! ha precisato che l'anno scorso l'esercito afghano ha compiuto operazioni di combattimento in 65 regioni. In 36 regioni l'esercito afghano non ha avuto l'appoggio delle truppe sovietiche. Nonostante l'«ottimismo» del generale Shah Nawaz, la guerrìglia anticomunista afghana ha bombardato questa notte Kabul, Gardez e Kost, provocando la morte di 19 persone e il ferimento di altre 26. Lo ha annunciato l'agenzia sovietica Tass. A Kabul i razzi dei ribelli hanno colpito i quartieri di Behdan, Aka Ali Shams e Chìhel Sutun, dove sono'' stati uccisi quattro donne e un bambino e altri sei civili sono rimasti feriti. A Gardez e Kost 14 persone hanno perso la vita e altre 20 sono state ferite. La Tass riferisce inoltre che nella provincia di Rumar sono stati uccisi il leader del gruppo ribelle «Partito islamico dell'Afghanistan» e alcuni suoi uomini, mentre nella provincia di Herat sono stati uccisi 27 guerriglieri. La Tass non specifica se le due operazioni militari sono state compiute dall'esercito regolare di Kabul o dalle truppe sovietiche. Altri 30 ribelli sa¬ rebbero morti durante uno scontro con i soldati afghani vicino a Kost. Sabato un ufficiale sovietico era rimasto ucciso ed altri due erano stati gravemente feriti in un attacco sferrato da ribelli islamici con l'impiego di razzi contro l'aeroporto di Kabul. La Tass ha dato notizia dell'attacco citando nello stesso tempo le dichiarazioni di un responsabile del contingente sovietico che accusava «i banditi» di voler provocare ad ogni costo la reazione delle truppe sovietiche.

Persone citate: Mikhail Leshinsky, Shah Nawaz, Shah Nawaz Tana