Nessun patto per il caso Cirillo

Nessun patto per il caso Cirillo Nessun patto per il caso Cirillo Un ex Br smentisce accordi dc-camorra per liberare l'esponente democristiano NAPOLI — Ancora polemiche sul «caso Cirillo», l'esponente de rapito dalle Brigate rosse per la liberazione del quale, secondo il giudice che ha concluso l'indagine, vi sarebbe il sospetto di trattative segrete condotte da esponenti democristiani. Ora scende in campo un ex br per smentire la tesi del giudice Alemi su un connubio tra i terroristi e la camorra. L'intervento non è però piaciuto al magistrato. Così il giudice Carlo Alemi ha commentato con i giornalisti la lettera inviata dal brigatista dissociato Antonio Chiocchi al direttore del Mattino relativa alle presunte trattative tra Br e camorra. "Non intendo — ha detto Alemi — assolutamente rispondere alle dichiarazioni del Chiocchi. Rimando alle valutazioni che su queste dichiarazioni sono state fatte nell'istruttoria. Il Chiocchi è stato da me interrogato nell' ambito dell'inchiesta sulla colonna napoletana delle Brigate rosse e del procedimento stralcio». •Circa il fatto — ha aggiunto — che il dibattimento di primo grado e il giudizio di appello avrebbero già rigettato sul punto il mio impianto istruttorio, devo precisare che nel procedimento relativo alla colonna napoletana delle Br quell'argomento non è stato minimamente esaminato perché faceva parte del procedimento stralcio-. Nella lettera inviata al direttore del Mattino. Chiocchi — componente del commando che rapi Ciro Cirillo — critica il fatto che -ancora una volta torna ad essere evocato un presunto patto scellerato tra Brigate rosse e camorra-. "Eppure — dice — i due gradi del giudizio alla colonna napoletana delle Br avevano dimostrato, oltre ogni dubbio lecito, quanto un sia pur tenue patto tra Br e camorra fosse completamente inesistente; nonostante su questo errato convincimento si basasse, in più di un punto, l'istruttoria del giudice Alemi-. •Il dibattimento di primo grado e il gudizio d'appello — scrive Chiocchi — co?i il conforto di solidi elementi probatori, hanno sul punto rigettato l'impianto istruttorio del giudice Alemi, giudicandolo inattendibile-.

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