Pro Vercelli, centrocampo da promozione

Pro Vercelli, centrocampo da promozione Pro Vercelli, centrocampo da promozione Rinforzata nel settore nevralgico, la squadra allenata da Zoratti punta decisamente alla serie superiore - Un lutto ha colpito la società: è mancato Giampiero Sandro, il «mago» dei giovani VERCELLI — C'è un velo di tristezza negli occhi del presidente Giuseppe Celoria che continua a fare la spola fra Vercelli e Nus, vicino ad Aosta, dove la rinnovatissima Pro '88'89 ha fissato il quartier generale estivo. A 54 anni, è morto Giampiero Sandro, il «mago» delle giovanili ma soprattutto un gentiluomo dello sport. E il primo pensiero di Celoria va a lui: «Da tempo sapevamo che non c'era più niente da fare ma il giorno del ritiro, prima di partire per la Valle d'Aosta, abbiamo voluto fargli, tutti assieme, gli auguri. Povero Sandro: da dieci anni sono nel calcio e non avevo mai conosciuto una persona come lui. Un uomo squisito, mite, meticolosissimo nel lavoro: la sua scomparsa, per noi e per tutto il calcio italiano, è dolorosissima. Sarà il primo cui dedicheremo la promozione in CI». Dunque, la CI. Celoria ci crede e, con lui, tutto l'ambiente. Anche se per una squadra rinnovata all'ottanta per cento esistono sempre ov vii problemi di amalgama. In più, la Pro ha cambiato molto a centrocampo, settore che dovrebbe funzionare come un orologio. A Nus, Giuliano Zoratti sta cercando di costruire questo meccanismo da promozione e l'entusiasmo, fra i tifosi, è già rinato. Grazie alla «sponsorizzazione» dei fratelli Schellìno (industriali della carne), il tecnico della Pro ha potuto presentarsi da Celoria e dai suoi collaboratori con una lista di nomi calibrata all'obiettivo prefisso: la Ci. E la società (dopo anni di «vacche magre») ha potuto accontentare l'allenatore, costruendogli il centrocampo che voleva ("grintoso e mai domo») e inserendo all'attacco (anche se ufficialmente risulta un «trequartista») il capocannoniere dello scorso anno, Fernando Bianchini (15 gol nel Carbonia). Una squadra vincente che ha mantenuto l'ossatura difensiva (Regina libero, Tu niellerò e Sora in marcatura), ma che ha ingaggiato un portiere giovane e collaudato come Longo («Derthona e Reggiana) e che è riuscita a sostituire Re (partito per Foggia) con un fluidificante che era nei sogni di Zoratti, Ulisse, della Lodigiani. Dunque, CI in carrozza? Zoratti (è naturale) mette le mani avanti: "Certo — dice—siamo molto più forti rispetto all'anno scorso, soprattutto a centrocampo. Ma andiamoci piano prima di cantare vittoria. Per restare allesole piemontesi, si sono rafforzate tutte: l'Alessandria può uccidere il campionato, il Novara si è mosso bene sul mercato e anche il Casale è tutt 'altra cosa rispetto alla stagione scorsa. La CI dipenderà da moltifattori, non ultimo il girone. Noi contiamo di essere riconfermati nel raggruppamento A, dove però potrebbe finire anche l'Alessandria. E allora sarà battaglia grossa con i "cugini". Certo, sarebbe bello festeggiare una doppia promozione piemontese». Enrico De Maria i Il presidente Celoria

Luoghi citati: Aosta, Carbonia, Foggia, Nus, Valle D'aosta, Vercelli