In un giorno a Napoli solo tre megamulte di Fulvio Milone

In un giorno a Napoli solo tre megamulte Mano leggera dei vigili, polemiche in Comune In un giorno a Napoli solo tre megamulte La giunta è divisa sulla prossima chiusura del centro NAPOLI — *Quanfè bello, 'sto Palazzo Reale. Guardatelo bene, senza tutte quelle macchine parcheggiate davanti all'ingresso: cambia faccia^. Sembra contento, l'assessore al traffico Carmine Simeone: soddisfatto e orgoglioso, mentre si offre agli obiettivi dei fotografi, infagottato in un doppiopetto grigio antracite, incurante del sole che più forte non potrebbe picchiare. E' il suo giorno: da poche ore è entrata in vigore l'ordinanza che istituisce sequestri e megamulte da centomila lire a cinque milioni per chi osa lasciare l'auto in sosta lungo il perimetro dell'antica residenza , borbonica, costruita nel Seicento da Domenico Fontana. Provvedimento assai criticato, che ripesca una legge .-. varata mezzo secolo fa dal B ministro fascista dell'educazione nazionale, per la tutela dei monumenti e dei luoghi di culto. Simeone è accusato di «approssimazione e sensazionalismo» anche da espo- : nenti della giunta comunale di cui fa parte: "L'assessore non si rende conto di ciò che - ha provocato. Quando ha firmato l'ordinanza, non sapeva neanche che la legge del '39 è stata modificata nel 75. Le pene pecuniarie sono state elevate da centomila a settecentocinquantamila lire, e da cinque a trentasette milioni e mezzo. In pratica, il trasgressore potrebbe trovarsi a pagare una multa di . gran lunga superiore al valore dell'auto che ha lasciato in sosta. E un nababbo certo non è quel turista fiorentino che ha lasciato la sua «Ritmo» pro¬ prio sotto la grande statua di marmo di Carlo III di Borbone, accanto all'ingresso del palazzo. Era al bar, quando ha visto il carro gru fermarsi minaccioso davanti alla macchina. Di corsa ha attraversato la piazza del Plebiscito, giusto in tempo per avviare una lunga trattativa con 1 vigili urbani. Lui delle maximulte non sapeva nulla, perché il Comune non ha fatto in tempo ad installare i cartelli di divieto. L'ha fatta franca, anche perché i vigili hanno ricevuto consegne precise dal Comando: "Siate tolleranti, almeno peri primi giornù. Grazie a questa «disponibilità», le auto sequestrate in mattinata sono state appena tre. Sarà il pretore, una volta ricevuta la denuncia, a decidere l'ammontare della multa. Circondato da uno stuolo di vigili urbani perplessi e accaldati, Carmine Simeone annuncia che le sanzioni in vigore da ieri nei pressi del Palazzo Reale sono solo un assaggio per gli automobilisti napoletani. Aggiunge che presto i divieti saranno estesi alle chiese («ancfte in segno di rispetto per le case di Dio'), e avverte ancora una volta che dal quindici settembre l'intero centro antico sarà dichiarato offlimits per i non residenti. -Vado avanti per la mia strada — giura —. Se non mi lasciano mano libera, mi dimetto e torno a casa-. Ma non riesce a nascondere un po' d'imbarazzo quando un cronista gli chiede perché gli automobilisti non possono parcheggiare nei pressi dell'edificio monumentale, men¬ tre il cortile interno è pieno di auto. «Sono quelle dei dipendenti della sovrintendenza ai beni ambientali e architettonici, la stessa che ha sollecitato l'applicazione della Ugge del 'Si, e che ha gli uffici al primo piano — spiega —. Non credo che il mio assessorato abbia poteri sull'interno del palazzo'. Simeone tace, per lunghi secondi, anche quando un consigliere comunale gli ricorda la storia infinita dei pareheggi-fantasma di Napoli: un progetto vecchio di due anni e mai realizzato, nonostate sia stato finanziato con un prestito di centottanta miliardi del Banco di Napoli. Attaccato dai suoi stessi colleglli della giunta (gli assessori ai trasporta Masciari e all'urbanistica Cardano, mentre il socialista Arcangelo Martino preannuncia polemicamente una convocazione del Consiglio comunale), Carmine Simeone non demorde. Risponde picche a chi gli ha suggerito maggior prudenza, e di rinviare almeno la data della chiusura al traffico del centro antico. "Per il quindici settembre —ripete — la zona più suggestiva della città sarà libera dalle auto'. Per i napoletani raggiungere piazza del-Gesù o Spaccanapoli sarà un'impresa pressoché impossibile. Mancano poco più di due settimane dal nuovo dispositivo, ma l'Amministrazione non è ancora riuscita ad approvare la delibera per l'acquisto di venti mini-bus, gli unici in grado di percorrere gli angusti vicoli del centro Fulvio Milone

Persone citate: Arcangelo Martino, Carmine Simeone, Domenico Fontana, Masciari

Luoghi citati: Napoli