Banche scocca l'ora dell'austerità

Banche, scocca l'ora dell'austerià Nerio Nesi, presidente della Bnl, ammette: il personale è in sovrannumero Banche, scocca l'ora dell'austerià L'istituto avrà bisogno di 2 mila miliardi di capitale - Ina e Inps favorevoli ad accrescere la quota - «Ma tanti stranieri ci corteggiano» MILANO — Appena rientrato dalle ferie, Nerio Nesi, presidente della Banca Nazionale del Lavoro, si è trovato sulla scrivania uno studio statunitense che critica senza riserve il suo istituto (la prima banca in Italia). Poi c'è stato l'aumento dei tassi. A giorni riprenderà il confronto per il contratto integrativo della Bnl. E l'autunno, come racconta Nesi in questa intervista, si proannuncia molto impegnativo. Presidente Nesi, per spiegare l'inefficienza del sistema bancario italiano un rapporto di American Banker cita l'esempio della Bnl che ha più dipendenti della giapponese Dai-Ichi. la più grande banca del mondo. Non le pare un paradosso? «I paragoni internazionali per essere credibili devono essere seri: ci sono banche che lavorano -all'ingrosso» con pochi dipendenti e assets enormi, altre '■he operano «al dettaglio» con molti dipendenti e basse cifre patrimoniali. La Barclays Bank, la prima banca inglese, ha 113.000 dipendenti, la Banque nationale de Paris 58.000, la Bnl 27.400 dei quali 3000 all'estero. Considerando le attività, la Barclays è grande una volta e mezzo la Bnl e la Bnp è il doppio della Bnl. Comunque è inconfutabile che le banche giapponesi hanno costi molto inferiori a quelle europee e nordamericane, ma il fenomeno riguarda tutti i settori». Non vorrà dire che le banche italiane non hanno pro¬ blemi di organici e di qualificazione del personale? «No, non ho mai pensato questo. Al contrario. Sono convinto che i processi di riorganizzazione e informatizzazione del sistema comportano e comporteranno sempre di più eccedenze di personale non specializzato». Si ha l'impressione che il sistema bancario stia attraversando una fase di ristrutturazione simile a quella dell'industria negli Anni 70. Come finirà? «Lo scenario bancario internazionale dei prossimi anni è questo: drastica riduzione dei ricavi e del margini, diminuzione del numero delle banche, forte aumento della concorrenza, esplosione dell'automazione nel sistema dei pagamenti. In pratica significa che ci sarà la necessità di comprimere i costi In misura almeno proporzionale alla compressione dei ricavi e ci saranno problemi di sistemazione del personale delle banche che escono dal mercato». , Se questo è il quadro delle previsioni, quali sono le compatibilità da rispettare nel prossimo rinnovo contrattuale dei bancari? «Il problema del personale è il più delicato. Non ci sono più anomalie retributive, i problemi sono quelli del numero degli addetti, della mobilità funzionale e territoriale, della qualificazione professionale, della capacità di impostare nuove relazioni d'Impresa. L'Assicredlto ha fatto bene a denunciare un contratto i cui lacci e lacciuoli determinano ormai un groviglio inestricabile. Mi rendo conto delle ragioni del sindacato, ma ritengo inderogabile passare da un garantismo che ha significato appiattimento, a una selezione che certamente è meno indolore. H nuovo contratto dovrà soprattutto consentire questa selezione». Da tempo si parla della Bnl come di un istituto sottocapitalizzato. Di quanto avete bisogno? «Nei prossimi tre anni il nostro fabbisogno di capitale di rischio è di circa 2000 miliardi. Ci servono per stare al passo con le altre grandi banche europee, secondo i coefficienti stabiliti dalla Banca dei Regolamenti Internazionali». Qua! è la disponibilità del Tesoro? Chi sottoscriverà l'operazione? «n Tesoro, che detiene oltre il 70% del capitale ordinario, ha già predisposto un disegno di legge, approvato dal Consiglio dei ministri. Ina, Inps e Inali hanno pubblicamente dichiarato la loro intenzione di partecipare ai necessari aumenti di capitale». Si è parlato anche della creazione di una nuova holding che dovrebbe controllare Bnl e Crediop... «Per ora Inps e Ina hanno espresso interesse ad aumentare la loro partecipazione. Ed è in questo modo che è stata ventilata l'ipotesi del conferimento in Bnl della proprietà di Ina e Inps nel Crediop. Ci sono altre ipotesi? II capitale ordinario sarà allargato a nuovi soci? «La Bnl ha preso anche altre strade: proprio In questi giorni abbiamo avuto conferma che importanti istituzioni finanziarie intemazionali prenderebbero volentieri in esame l'ipotesi di acquisire quote del capitale di comando di Bnl. Naturalmente dipenderà dagli attuali azionisti di maggioranza». Come va la Bnl Holding dopo il ricambio al vertice? «Il parabancario della Bnl gode di ottima salute. E' capofila nel leasing e nel factoring, ha una posizione pressoché esclusiva nel trading intemazionale (con presenze uniche negli Stati Uniti e in Unione Sovietica), è entrato nel mondo del nuovi sistemi di pagamento». E la rete di Interbancaria? «I fondi di investimento attraversano un momento molto difficile, ma per noi la rete di Interbancaria rappresenta uno strumento fondamentale per la penetrazione in zone del Paese finora a noi precluse. Intanto ci stiamo sommessamente affacciando al mondo assicurativo con la Lavoro Vita». Provi a immaginare la Bnl nel '92. «Sarà cosi: un gruppo multifunzionale, con una holding capogruppo, alcune sub holding, aziende bancarie, sistema parabancario, finanziario e assicurativo da cui dipenderanno le società operative dotate di piena autonomia. Senza distinzione tra attività domestiche e estere. Il gruppo che stiamo disegnando dovrà operare prescindendo da questa distinzione perché tra qualche anno il mercato intemo sarà l'Europa». E poi? «In Italia stiamo facendo uno sforzo massiccio per superare quella che è sempre stata una nostra debolezza: una rete periferica insufficiente. Entro l'89 contiamo di aprire, a parità di personale, 70 nuove agenzie e dove lo riterremo più opportuno useremo piccole agenzie di Interbancaria. Nel '92 probabilmente avremo un numero di persone inferiore a quello attuale, ma l'esperienza dura di questi anni avrà fatto emergere figure professionali capaci di sostenere uno sforzo cosi eccezionale». Rinaldo Gianola Nerio Nesi.

Persone citate: Banker, Lavoro Vita, Nerio Nesi, Nesi, Rinaldo Gianola

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano, Stati Uniti, Unione Sovietica