Morti in auto visti dopo 5 ore

Morti in auto, visti dopo 5 ore SuiTA3, nei pressi di Salerno: distrutta una famiglia di Seveso Morti in auto, visti dopo 5 ore La vettura, travolta e spinta in un dirupo da un Tir, è stata nascosta da 300 quintali di pomodori che erano sul camion - Hanno perso la vita padre, madre e figlia, il fidanzato della giovane e un'amica - Stavano tornando dalle vacanze in Calabria - L'autista del mezzo pesante è fuggito DAL NOSTRO CORRISPONDENTE SALERNO — Cinque persone sono morte sull'auto travolta da un Tir, ma sono state scoperte soltanto dopo cinque ore. La vettura era stata nascosta dal carico del camion: 300 quintali di pomodori. La tragedia è avvenuta sull'autostrada «A3-, nel tratto tra Sicignano degli Albumi e Contursi Terme, ad una cinquantina di chilometri da Salerno. Un camion impazzito ha travolto un'auto di turisti trascinandola in una scarpata, dopo aver urtato e tamponato altre cinque vetture, ferme in colonna. L'incidente si è concluso con la fuga dell'autista del Tir. Gravissimo il bilancio: cinque morti schiacciati dall'autotreno, numerosi 1 feriti lievi trasportati all'ospedale di Eboli. Distrutta un'intera famiglia di Seveso che stava ritornando dalle vacanze trascorse in casa di amici in Calabria. Dall'auto, ridotta ad un ammasso di lamiere contorte di poco più di un metro cubo di dimensioni, sono state estratte a distanza di cinque ore dall'incidente, i cadaveri di Enrico Caldara, 42 anni, originario di Napoli, residente In via Francesco Borromeo a Seveso, un magazziniere assunto da una ditta privata del Nord; la moglie Annamaria Girardi, 38 anni, originaria di Terzigno in provincia di Napoli, casalinga, ex commerciante; la figlia diciottenne Sonia, diplomatasi quest'anno ed in cerca del primo lavoro; il fidanzato della giovane, Carlo Colombo Castelli, 22 anni, residente nella cittadina lombarda in viale Giosuè Carducci 43, impiegato presso la ditta Snia; ed un'amica di famiglia, Dorotea Aquino, 29 anni, originaria di Galatro, in provincia di Reggio Calabria, da pochi anni assunta nel corpo dei vigili urbani di Seveso, residente in via Trento e Trieste. La sequenza dell'incidente si e iniziata pochi minuti dopo le 20,20 di venerdi. Già dalle sette il traffico sulla carreggiata Nord dell'autostrada, in direzione Napoli, aveva subito un forte rallentamen¬ to a causa di alcuni piccoli tamponamenti a catena. 11 flusso delle auto, controllato da due pattuglie della Polstrada di Sala Consuma, poteva continuare esclusivamente sulla corsia di sinistra, quella adibita solitamente al sorpasso. Alcuni agenti, fermi in curva, erano impegnati a segnalare ai veicoli il rallentamento. L'autoarticolato Fiat 190, condotto da Ignazio Marra, 42 anni, originario di Boscotrecase, residente a Poggiomarino, è uscito dalla curva a grande velocità, n guidatore, trovandosi a pochi metri il muro di macchine in fila, non ha fatto in tempo a frenare. Il Tir ha prima sbandato verso destra urtando le auto ferme, poi si è lanciato sulla parte sinistra della strada che si affaccia su una scarpata di oltre 50 metri. Nella sua folle corsa il camion ha urtato due Citroen, una Ford Fiesta, un'Audi 90 e una Regata, procurando danni alle auto e agli occupanti. Poi, prima di sfondare una decina di metri di guard-rail, ha agganciato la Seat Ibiza rossa, di prorie tà della famiglia Caldara. La vettura si è incastrata sotto le ruote dell'autotreno che, finito fuori strada proprio all'inizio di un pendio terroso, ha percorso i SO metri che lo separavano dal termine della discesa rotolando sulla vettura. La corsa del veicolo è terminata contro uno dei piloni di sostegno del viadotto che comincia proprio in quel tratto, mentre la Seat Ibiza,. ridotta a un ammasso di lamiere contorte, è stata ricoperta, oltre che dal rimorchio del mezzo pesante, da oltre 300 quintali di pomodori. Per oltre cinque ore nessuno si è accorto della fine dei cinque turisti di Seveso. Il conducente, illeso, probabilmente accompagnato da un passeggero di cui non si conosce il nome, si è diretto verso una casa colonica poco distante. Durante il tragitto ha incontrato alcuni agenti della Polizia stradale che venivano in suo aiuto, ma ai quali non è stato comunicato nulla di quanto era accaduto. Sul luogo dell'incidente sono continuate le operazioni di soccorso. Solo dopo aver rimesso in carreggiata le auto colpite dal Tir e dopo aver sgomberato le corsie di marcia dai contenitori di pomodori, gli agenti della Polizia stradale si sono accorti di aver rastrellato alcuni pezzi di auto, una ruota ed una marmitta, non appartenenti ad alcun veicolo incidentato. Era ormai passata l'una di notte, le ricerche sono riprese. E' stato chiamato il carrogru che ha sollevato il mezzo articolato e lo ha riportato in strada, ma dell'auto dei Caldara, sepolta sotto il mare di pomodori, ancora non c'era traccia. Si è ripreso a scavare e, dopo pochi minuti, ad uno ad uno sono stati scoperti i cinque cadaveri. Per estrarli dalle lamiere sono state necessarie molte ore di lavoro. Alle 7,30 di ieri mattina le cinque vittime sono state trasferite nella sala mortuaria del cimitero di Sicignano degli Albumi, dove oggi arriveranno i parenti da Seveso. Cristina Orsini