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«E' incostituzionale la legge sull'arresto» Pm solleva eccezione a Napoli «E' incostituzionale la legge sull'arresto» «In certi casi le manette sono obbligatone» NAPOLI — La prima bordata contro la nuova legge sulle -manette facili» giunge da Castel Capuano, il Palazzo di giustizia partenopeo. A dar fuoco alle' micce è stato un sostituto procuratore della Repubblica, Oberdan Forlenza, che non ha dubbi: l'abolizione dell'obbligo del mandati di cattura e degli ordini di cattura è in contrasto con quanto previsto dalla Costituzione italiana. L'eccezione di illegittimità costituzionale il magistrato l'ha sollevata appena si è trovato alle prese con un'istanza di scarcerazione presentata da un imputato al giudice istruttore. Neanche una legge dello Stato, sostiene Forlenza, può modificare o cancellare un articolo della Costituzione. E la Costituzione, spiega ancora il magistrato, è chiarissima nel secondo capoverso dell'articolo 68, sui casi di perseguibilità penale dei parlamentari: «... Nessun membro del Parlamento... può essere arrestato, o altri¬ menti privato della libertà personale... salvo che sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è obbligatorio il mandato o l'ordine di cattura'. Dunque, sostiene il sostituto procuratore di Napoli, la Costituzione italiana fa esplicito riferimento all'obbligo dei provvedimenti. Come si regolerà il giudice istruttore al quale Forlenza ha inviato l'eccezione? Potrebbe inoltrare l'atto alla Corte Costituzionale, oppure ritenere la sortita del suo collega •non rilevante ai fini del procedimento incorso'. L'iniziativa ha fatto un gran rumore a Castelcapuano. Oltre alla riduzione dei poteri del pm, suscita polemica la riforma delle misure di prevenzione che cancella di fatto l'istituto del soggiorno obbligato. La nuova legge non piace, o quanto meno desta forti preoccupazioni tra i magistrati napoletani, al fianco dei quali è sceso lo stesso procuratore capo Alfreda Sant'Elia.