Genoa e Samp derby a parole

Genoa e Samp, derby a parole Il via al calcio ufficiale apre una polemica ira Scoglio e Boskov Genoa e Samp, derby a parole GENOVA — Comincia la Coppa Italia e a Genova si riaccende inaspettatamente la polemica tra le due squadre cittadine. No, Sampdoria e Genoa non sono nello stesso girone, non ci sarà il derby. Ma l'avvio della stagione ufficiale ha dato lo spunto ai due allenatori per disseppellire l'ascia di guerra. La prima pietra l'ha scagliata Boskov. Quando ha saputo che i «cugini», all'ultimo momento, erano riusciti a farsi assegnare il campo di Alessandria per l'esordio con la Fiorentina, si è lasciato scappare un Commento velenoso: «Hanno avuto tutto il tempo per trovare una soluzione alternativa a Marassi, ma alla fine sono venuti proprio sul terreno che noi avevamo scelto fin dall'anno scorso. Non solo, ma ci hanno copiato anche la sede del ritiro pre-partita (un noto albergo di Nervi, ndr). Finirà che si metteranno a giocare con le maglie blucerchiate». Franco Scoglio, il nuovo allenatore rossoblu, non si è fatto pregare per la replica. Ha risposto in maniera indiretta, ma la sua stoccata è stata ugualmente pesante: «L'esordio in Coppa Italia con la Fiorentina non ci voleva proprio. Eriksson ha costruito un bel collettivo condito con ottime individualità. Lo ho ammirato in televisione nella finale del Baretti. Se c'era una squadra che meritava di vincere era proprio la Fiorentina. E' stato bravissimo Pagliuca a salvare il risultato in almeno due occasioni». Così Boskov ha trovato pane per i suoi denti. Il tecnico della Sampdoria, a livello dialettico, era considerato un maestro insuperabile. Ma il suo collega venuto dal profondo Sud sta cominciando a dargli del filo da torcere. Scoglio è un ammiratore del calcio sovietico, ha una concezione scientifica del gioco. Segue gli allenamenti munito di taccuino, prende nota di tutto, è aggiornatissimo sul sistemi di preparazione. I giocatori sono rimasti favorevolmente stupiti dei suoi metodi. I tifosi, pur bruciati da mille delusioni, sono pronti a seguire il nuovo condottiero che dimostra di non patire la sudditanza psicologica nei confronti della più potente Sampdoria. Ora però predica prudenza: «Contro la Fiorentina mi mancheranno Di Carlo e Ruotalo, due elementi fondamentali per il nostro gioco». Ma il diabolico Scoglio cercherà egualmente di trovare le contromisure adeguate. A Messina è diventato famoso per la teoria delle «palle inattive». La squadra siciliana riusciva a sfruttare al meglio i calci piazzati grazie agli innumerevoli schemi escogitati dall'allenatore: «Non sarà facile sorprendere la Fiorentina. Una squadra dinamica che anche in attacco ha giocatori predisposti a rientrare. E bisognerà stare molto attenti quando entreranno in possesso di palla perché possiedono le qualità giuste alla finalizzazione del gioco. Non a caso contro la Sampdoria hanno avuto nettamente le occasioni migliori». E a Boskov cominciano a ronzare le orecchie. Renzo Cerboncini

Luoghi citati: Alessandria, Genova, Italia, Messina