Agosto è anche mese d'affari

Agosto è anche mese d'affari La stagione delle vacanze ha visto aumentare i clienti nei negozi aperti Agosto è anche mese d'affari Piccolo sondaggio fra i commercianti che non hanno abbassato le saracinesche: «C'è più gente quest'anno in città e ci sono stati più affari» - Gran lavoro soprattutto per i negozi di generi alimentari, ma attività intensa anche nei mercati rionali - Mille coperti, a Ferragosto, in un self service del centro e folla nei ristoranti della collina Non ci sono, al riguardo, dati attendibili, ma è certo che, accanto ai negozi e agli esercizi commerciali inclusi nei turni di chiusura, parecchie decine di altri operatori hanno scelto di tenere aperto proprio in agosto, il mese delle ferie per eccellenza. 11 fenomeno non è consueto. E viene da chiedersi: un responsabile gesto di civiltà o semplice calcolo commerciale? Abbiamo sentito, a caso, una serie di imprenditori. In piazza Carlo Felice, al ristorante «Brek», sono soddisfatti della scelta Dice il direttore del locale, Stefano Ferrari: 'Abbiamo avuto molti clienti, più degli anni passati, quasi come negli altri periodi dell'anno. Sarà perché Torino non si è svuotala del tutto. A Ferragosto, tanto per fare un esempio, abbiamo fatto oltre mille coperti, e nella prima settimana del mese più di 2000". Una decisione indovinata, quindi, quella di restare aperti? Interviene Antonio Naretto, direttore dell'Ipercoop «Le Fornaci»: -Sema dubbio, ma occorre fare attenzione: i clienti non abituali vengono se si offre un servizio conveniente e di qualità. Alcune prime osservazioni? Si sono venduti più prodotti freschi, la spesa è più frequente e con importi meno elevati rispetto ale me¬ die degli altri mesi". Aggiunge Virginio Correnti titolare di un negozio che vende macchine per cucire e presidente dell'Associazione di via Cit Turin. «Sono un volontario — spiega —. Non rientravo nei turni obbligatori. Comunque qualcosa si è fatto. Occorrerà però coordinare meglio le aperture per non correre il rischio di stare con le mani in mano». Ma non sembra proprio che sia stato il caso dei commercianti di alimentari. Ne abbiamo sentiti una ventina, in modo particolare nei quartieri Parella, Campidoglio, San Paolo e San Salvarlo. Risultato? Tutti hanno venduto bene. Dicono alla Confesercenti: «Più che bene. In molti mercati rionali ci sono stati am¬ bulanti che non hanno trovato posto per il banco». La gente rimasta in città non ha avuto problemi (o ne avuti di meno rispetto al passato) per fare la spesa. E più spesso rispetto agli anni scorsi i torinesi sono andati in agosto al ristorante. Al «Ciao» di Beinasco si è arrivati a una media superiore ai 300 coperti al giorno. In altri locali, in special modo della collina, i conti superiori alle SO mila lire non hanno tenuto lontano i clienti. «Si sono mossi di più — commenta Florio Fanton, del distributore di benzina di corso Svizzera angolo via Medici —. Abbiamo avuto un incremento di vendite almeno del 3%». Sentiamo altri commercianti. Maria Carla Marchisotti, edicolante di via Di Nanni 66: «Sono tre anni che restiamo aperti in agosto e siamo soddisfatti. Nella prima settimana addirittura c'è stato un insolito aumento, poi siamo tornati alla normalità». Ester Molinaro, della merceria e cartoleria Samantha di corso Re Umberto 35, ha passato il mese nel negozio aperto, con la figlia Irene di sette anni e mezzo. «C'è stato più movimento di clienti — spiega — e non posso quindi pentirmi di non aver chiuso. Che le cose fossero diverse dallo scorso anno l'ho subito notalo all'inizio del mese osservando i parcheggi, spesso pieni». E' andato tutto bene? «Purtroppo — dicono all'assessorato al commercio — non c'è stata sempre una distribuzione razionale delle aperture. Il prossimo anno rivedremo il piano per offrire a tutti le stesse possibilità. E ai cittadini maggiori vantaggi». Adriano Provera

Persone citate: Adriano Provera, Agosto, Antonio Naretto, Ester, Florio Fanton, Maria Carla Marchisotti, Molinaro, Sema, Stefano Ferrari

Luoghi citati: Beinasco, San Paolo, Torino