Rossignolo (Zanussi) «Pronti per il duello» di Ugo Bertone

Rossignolo (Zanussi) «Pronti per il duello» Rossignolo (Zanussi) «Pronti per il duello» TORINO — La notizia dell'ingresso di un colosso Usa nel mercato europeo degli elettrodomestici non impressiona più di tantq l'altro gigante del bianco: l'Eleetrolux. Sia in Europa sia negli Usa (e presto anche in Asia) le due multinazionali daranno vita a una sfida sul terreno delle tecnologie, del mercato, delle forze di vendita. E l'Italia? Sul piano dei capitali siamo ormai alla periferia di questo conflitto tra i primi della classe. Ma la partita, almeno sul piano delle idee e delle strategie, si gioca tra Varese, quartier generale dell'ex Philips europea, e Pordenone, che si è guadagnata sul campo, dopo tre anni di successi, i galloni per rappresentare il colosso svedese Electrolux sulle piazze di tutto il mondo. E a Gian Mario Rossignolo, presidente della Zanussi italiana, chiediamo a caldo le prime reazioni su questa sortita americana sul fronte europeo. Dottor Rossignolo, che cosa cambia per voi con gli americani in casa? «Per noi non cambia nulla - replica il responsabile del colosso Electrolux-Zanussi, appena reduce da Stoccolma - Noi siamo andati in America con la Westinghouse, loro sono venuti inEuropa». Ma la mappa del settore elettrodomestici sembra in piena rivoluzione... «Certo, siamo di fronte a una rivoluzione globale. E mi fa sorridere un Merloni che si sente tranquillo con la sua quota del 9% in Italia e del 5% in Europa. Qui la sfida è globale...». Eppure, dottor Rossignolo, l'Italia sembra il centro degli elettrodomestici. La Zanussi è la punta di diamante dell ' E lec trolux. La Whirlpool gioca su Varese. Come mai? «L'Italia era particolarmente forte nel campo degli elettrodomestici. Potevamo disporre del 70% della capacità produttiva europea. Continuiamo ad avere questo primato in termini di produzione e di tecnologia. Purtroppo l'abbiamo perduto in termini di capitali». ■wi*l adesso? «L'Europa rischia di esser troppo piccola. Presto i giapponesi verrano ad investire da noi e noi andremo da loro. Allora il triangolo sarà completato». Ma non esistono grandi differenze tra Europa e Usa? «/ mercati sono diversi per quanto riguarda i prodotti. Sul terreno dei componenti ormai c'è una certa omogeneità. Non a caso la Whirlpool si è già spinta in Europa con l'acquisizione dell'Aspera». Anche nel settore del bianco, quindi, si profila una sfida globale... «Senz'altro. La Philips già aveva deciso da tempo che le sue dimensioni in questo settore non erano sufficienti per acquisire la supremazia e andava cercando possìbili acquirenti interessati a quest'acquisizione. Un anno fa le cose non erano andate in porto. Adesso sì». I cervelli, insomma, sono italiani; i capitali no. La sfida è europea e mondiale. Ugo Bertone — — —WKKKm&mM —WKKKm&mMGian Mario Rossignolo, presidente della Zanussi

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