La Borsa è calma ma non dorme

La Borsa è calma, ma non dorme ■ L'Opec chiede tagli a Iran e Iraq CITTA' DEL MESSICO — Il segretario generale dell'Opec Subroto si recherà a fine mese in Iran e Iraq per sollecitare i governi dei due Paesi a ridurre la produzione di petrolio e ha precisato che andrà a Teheran il 28 agosto e a Baghdad il 1° settembre. La tregua fra i due Paesi, dopo la lunga e sanguinosa guerra durata otto anni con pesanti conseguenze anche sui mercati petroliferi e sulla compattezza dell'Opec, entrerà in vigore sabato 20 agosto. Subroto ha riferito che il presidente messicano De La Madrid gli ha assicurato che il suo Paese intende continuare a collaborare con il cartello petrolifero, pur non facendone parte. A Quito, il ministro dell'Energia Diego Tamariz ha dichiarato intanto che il nuovo governo dell'Ecuador capeggiato dal socialdemocratico Rodrigo Borja, presidente dal 10 agosto, intende rispettare i contratti di esplorazione con compagnie straniere e mantenere una presenza «attiva» in seno all'Opec. Tamariz ha sottolineato che la tregua fra Iran e Iraq giustifica la speranza in una ripresa dei prezzi mondiali del petrolio.

Persone citate: Rodrigo Borja