Reynolds il pigro concede il bis

Reynolds il pigro concede il bis Il nuovo primatista inondiate dei 400 di nuovo in pista questa sera a Bruxelles Reynolds il pigro concede il bis «Sì, non mi piaceva allenarmi, ma 4 anni fa ho messo la testa a posto» - «Mi manca un po' d'esperienza, penso di scendere sotto i 43"» DAL NOSTRO INVIATO BRUXELLES — Un uomo pigro, questa è la definizione che Harry «Butch» Reynolds, da mercoledì sera diventato il più .veloce atleta sul giro di pista, si porta appresso., Un'etichetta che fa sorridere pensando alla sua impresa, a come sia riuscito a polverizzare quello che con 18,90 in lungo di Bob Beamon era il più vecchio record dell'atletica, il 43"86 di Lee Evans a Città del Messico 1968. Smentendo la sua fama con i fatti, Reynolds però ieri appariva assai vispo nonostante avesse dormito poche ore. Al mattino la sveglia è suonata presto, c'era da trasferirsi da Zurigo a Bruxelles dove oggi gareggerà ancora, praticamente concedendo la rivincita agli avversari del Letzigrund. 'lo pigro? — fa finta di rab- buiarsi—in verità lo ero prima di frequentare il college, finché sulla mia. strada non ho incontrato John'Francis e, successivamente, Frank Zubovich, gli uomini che mi hanno guidato nella mia escalation sportiva». Francis è già passato alla storia per avere scritto — era l'invernò del 1983 —'.sopra il letto di «Butch» 43"85, un tempo cioè di un centesimo inferiore a quello che era il record di Evans.' «£' stata la mollai l'invito che ho raccolto a sacrificarmi maggiormente, a non disertare più gli allenamenti' spiega, omettendo però che, nonostante questi proponimenti, Francis alla fine lo lasciò per la sua scarsa voglia. Dopo Francis, ecco comparire Zubovich, origine dalmata, responsabile tecnico dell'Ohio University di Columbus dove nel frattempo -Butch» Reynolds si era trasferito. E Zubovich, inflessibile nei modi e nel temperamento, decise di piegare la resistenza del ragazzo, di «farne un uomo». Così Reynolds scoprile fatiche cui occorre sottoporsi per cercare di emergere in quell'atletica («Mi innamorai di questo sport quattro anni fa, arrivando in semifinale ai trials di selezione per l'Olimpiade') che ha preferito al football ('Avevo uno zio che per sette anni ha giocato professionista') e al basket, lo sport caro alla sorella, nel quale si era dimostrato discreta ala. Gli allenamenti danno i primi frutti e due inverni fa Reynolds firma il mondiale indoor delle 600 yarde con l'06"17. D'accordò, la gara non è di quelle che fanno storia, però il primato unito ad una visita alla pista di San José,, dove abitualmente si allenava Lee Evans, fanno il miracolo. Tanto più che c'è anche il fratello Jeff, due anni più giovane, a spronarlo con le parole e con l'esemplo. Così finisce per dimenticare anche un infortunio ai tendini che in pratica gli ha fatto perdere una stagione. Si arriva al 1987, all'orgia di gare: ben 65, con risultati eccellenti a più riprese che però finiscono per fiaccargli le forze. E Reynolds paga con la sconfitta ai mondiali, terzo. «Quest'anno è stato tutto diverso. Finora, pensate, ho corso soltanto undici volte' sorride, n suo biglietto da visita sono i trials di Indianapolis, quando in finale firma il primo «meno 44"» a livello del mare: 43"93, a 7/100 dal mondiale. E' l'avvisaglia del fantastico record di Zurigo. •Vedere schizzare via velocissimo Egbunike che mi correva all'esterno — racconta — mi ha fatto uh certo effetto. Non volevo perdere, ma neppure lanciarmi in un inseguimento forsennato. Ho cercato di amministrare le forze e quando Egbunike è crollato, è stata la vicinanza di Steve Lewis che mi ha dato forza. Ho spinto ed è arrivato questo record che dedico a mio fratello Jeff. Quanto durerà? Non lo so. Certo a me manca ancora una certa esperienza, non sono ancora maturo abbastanza. Quindi penso si possa far meglio, scendere sotto Ì43"'. intanto l'obiettivo sono i giochi dì Seul. 'Io sono il presente — dice ancora Butch quasi impossibile fare paragoni con la generazione di Evans. Per loro c'erano poche gare, riscontri tecnici differenti, lo ed i miei coetanei gareggiamo molto di più. La grossa prestazione di una gara di vent'annifapernoi è quasi obbligo quotidiano'. Stasera Reynolds offre il bis contro gli avversari di Zurigo («Afi interessa vincere, il record può venire se sarà necessario per arrivare primo') in un meeting che Wilfried Meert ha allestito con CUra- Giorgio Barberis ■ I primi 10 di ogni epoca svi 400 43"29 Harry Reynolds (Usa) Zurigo 17/8/88 43"86 Lee Evans (Usa) C. Messico 18/10/68 43"97 Larry James (Usa) C. Messico 18/10/68 43"98 DannyEverett (Usa) Indianapolis 20/7/88 44"il Steve Lewis (Usa) Indianapolis 18/7/88 44"17 Innocent Egbounike (Nig) Zurigo 19/8/87 44"22 Roberto Hemandez (Cub) C. Messico 22/5/88 44"26 Alberto Juantorena (Cub) Montreal 29/7/76 44 "27 Alonzo Babers (Usa) Los Angeles 8/9/84 44"30 Gabriel Tiacoh (Civ) Indianapolis 7/6/86 I died più veloci 400 di fotti i tempi 43"29 43"86 43"93 43"97 43"98 44"06 44"10 44"11 44"13 44"15 Harry Reynolds Lee Evans Harry Reynolds Larry James DannyEverett Lee Evans Harry Reynolds Steve Lewis Harry Reynolds Harry Reynolds Zurigo C. Messico Indianapolis C. Messico Indianapolis Echo Summit Columbus Indianapolis Baton Rouge Londra 17/8/88 18/10/68 20/7/88 18/10/68 20/7/88 14/9/68 3/5/87 18/7/88 6/6/87 10/7/87 ■ Crenologia del mondiale 47"8 Long (Usa) 1900 47"4 Meredith (Usa) 1916 47"0 Spencer (Usa) 1928 46"4 Eastman (Usa) 1932 46"2 Carr(Usa) 1932 46"1 Williams (Usa) 1936 46"0 Harbig(Ger) 1939 46"0 Klemmer (Usa) 1941 46"0 McKcnley (Già) 1948 45"9 McKenley (Già) 1948 45"8 Rhoden (Già) 1950 45"4 Jones (Usa) 1955 45"2 Jones (Usa) 1956 44"9 Davis (Usa) 1960 44"9 Kauftnann (Ger) 1960 44"9 Plummer(Usa) 1963 44"9 Larrabee (Usa) 1964 44"5 Smith T. (Usa) 1967 44"06 Evans (Usa) 1968 43"86 Evans (Usa) 1968 43"29 Reynolds (Usa) 1988