L'agonia dell'Adriatico è polemica fra i ministri di A. Rapisarda

L'agonia dell'Adriatico è polemica fra i ministri Mentre i Comuni della Riviera chiedono lo stato di calamità L'agonia dell'Adriatico è polemica fra i ministri Attacchi a Donat-Cattin: «Vìa il fosforo dai detersivi» - Il ministro accusa sindaci e Regioni ROMA — Peggiora la «malattia» dell'Adriatico, le alghe stanno soffocando il mare anche sulle coste dell'Abruzzo e delle Marche. I sindaci hanno chiesto lo stato di calamità naturale e sollecitato un intervento del presidente del Consiglio De Mita e del ministro all'Ambiente RuffoIo. A Rimini la magistratura ha aperto un'inchiesta. La «bomba» del disastro ecologico in Adriatico è scoppiata anche a Roma. In Parlamento si presentano interrogazioni, mentre i ministeri interessati stanno avendo un sussulto di attivismo. Forse De Mita convocherà un vertice di governo per esaminare la situazione. Per ora è già polemica fra i ministri. Donat-Cattin viene criticato per avere prorogato di quattro anni la riduzione della quantità di fosforo nei detersivi. Ruffolo ha invitato lui e Battaglia a dimenticare subito il contestato decreto e a far ridurre il fosforo sin dal primo gennaio 1989, un'inattesa marcia indietro. Donat-Cattin non parla del suo decreto, ma mette sotto accusa le Regioni, n ministro della Sanità sostiene che fanno una sorta di gioco delle tre carte con le campionature dei prelievi: non le fanno sempre negli stessi posti. E' evidente il sospetto che gli amministratori locali evitino di «denunciare» le zone inquinate. (A pagina 11 i servizi di A. Rapisarda e P. Sapegno)

Persone citate: De Mita, Donat-cattin, P. Sapegno, Ruffolo

Luoghi citati: Abruzzo, Marche, Rimini, Roma