Reynolds fa storia Lewis è il re

Reynolds fa storia, Lewis è il re Il record dei 400 cade dopo ventanni, l'erede di Owens si vendica di Johnson Reynolds fa storia, Lewis è il re Nella favolosa serata di Zurigo cancellato (43"29) il primato di Evans (43"86) - Il canadese solo terzo nei 100 vinti dal rivale in 9"93 DAL NOSTRO INVIATO ZURIGO — Magico Letzigrund, magica pista: nei giorno della rivincita di Cari Lewis su Ben Johnson, Harry Reynolds jr. soprannominato Butch, consegna alla'storia dell'atletica un record strepitoso sui 400. Il ventennale 43"86 di Lee Evans, che aveva beneficiato dell'altura di Città del Messico, viene cancellato di oltre mezzo secondo: 43"29 il nuovo record del mondo, un record che non ha bisogno di aggettivi e che offre una nuova dimensione del giro di pista. Occhi verdi, inusuali in un uomo di pelle nera, ma caratteristica di famiglia, Reynolds è dell'Ohio, conterraneo del grandissimo Edwin Moses.che a un certo punto della passata stagione lo aveva anche preso sotto la sua ala protettrice. Troppo tardi perché Butch aveva speso molto, correndo troppo al punto di arrivare ai mondiali di Roma con le batterie scariche. Così nulla potè contro Schoenlebe ed Egbunike. Ieri sera proprio Egbunike, che correva ai suo esterno, ha lanciato la gara in testa ad un ritmo sostenutissimo per 280 metri, poi è crollato. Reynolds che aveva controllato per i primi 200 metri, è sembrato volare nel prosieguo della gara trovando spinte eccezionali sul rettilineo finale. Nato ad Akron l'8 agosto del '64 (aveva dunque appena 4 anni in quel magico 18 ottobre in cui oltre al record di Evans fu realizzato anche l'8,90 di Beamon nel lungo), Reynolds quest'anno aveva violato per la prima volta il muro dei 44" ai trials di Indianapolis: 43"93, con alla fine la convinzione di poter fare molto meglio. E l'occasione è venuta ieri sera. Stesso ordine d'arrivo delle selezioni americane:'' davanti lui, Reynolds, a quasi 1" (ma ad Indianapolis gii era finito vicinissimo) Danny Everett e quindi Steve Lewis. L'esaltante record di Reynolds ha finito per ritardare una riunione, un meeting eccezionale. Il momento più atteso, nelle ore di vigilia, era quello dei 100 con'la grande rivincita tra Cari Lewis e Ben Johnson. Come a Roma un anno fa, quando il canadese aveva prevalso nei mondiali, eccoli affiancati in quarta e quinta corsia. All'interno Johnson, all'esterno Lewis. Dopo uno start anticipato del canadese (è stato lui stesso a rialzarsi, mentre lo starter tardava a sparare la falsa partenza) all'avvio valido Johnson non è riuscito a staccare il rivale come sua con¬ suetudine. E Lewis con una progressione magnifica lo ha agguantato ai 60 metri superandolo poi nettamente sul traguardò, con nella scia anche Calvin Smith che, in ottava corsia, rinveniva fortissimo e superava Johnson. Anzi, Big Ben ha dato anche l'impressione di quasi frenare negli ultimi appoggi: La «sfida dei dollari» come qualcuno l'aveva ribattezzata, ha generato molte supposizioni sulla reale consistenza della cifra percepita dai due big. Le verità sembrano essere molte, anche se Andreas Brugger, l'organizzatore zurighese, tiene a precisare che neppure lui conosce l'esatta cifra. Questo perché i contratti con l'ABC e la tv canadese prevedevano delle clausole a seconda che la sfida avesse luogo o meno. Non solo, perché in America la gara è stata trasmessa in differita, dunque con la possibilità- per l'ABC (che si è assicurata questa manifestazione per prendersi quasi una rivincita della NBC che avrà l'esclusiva per i Giochi di Seul) di fare -pesare» maggiormente i passaggi pubblicitari. Brugger dice che la cifra avuta dalla tv americana verrà divisa in parti uguali fra lui, Johnson e Lewis. Chiaro che non sia definibile a priori: anzi, pare anche che i giapponesi, nel tentativo di impedire il confronto per avere poi l'esclusiva della rivincita olimpica a Tokio, abbiano offerto martedì altri 100 mila dollari da aggiungersi ai 150 mila già promessi a ciascuno dei due contendenti. Ipotizzare una cifra per Jo¬ hnson e Lewis ben'sùperiore ai 100 mila dollari iniziali non è azzardato: grossomodo i 100 metri di lerfpossono aver reso 400 milioni a testa, come dire più di 40 milioni al secondo. E proprio il dilatarsi dell'ingaggio dei due big, nel pomeriggio ha suscitato le rimostranze di molti altri atleti, capeggiati, dal triplista Banks, che addirittura hanno minacciato di disertare il meeting. Alia fine però è prevalsa la ragione e da parte dei contestatori è stato stilato un documento nel quale veniva manifestata l'intenzione dì creare un sindacato per tutelare in futuro gli interessi comuni. Lewis, con 9"93 di ieri sera, ha ripetuto il tempo che gli valse l'argento al mondiali di Roma. „, , „ . . Giorgio Barberi* Zurigo. Cari Lewis (a sinistra) vince lo sprint dei dollari sul rivale Ben Johnson (Telefoto)