«Non tutti uguali davanti al palloncino» di Ruggero Conteduca

«Non tutti uguali davanti al palloncino» I medici: il valore di tollerabilità è collegato al peso e all'altezza dell'automobilista «Non tutti uguali davanti al palloncino» II decreto fissa in 0,8 grammi di alcol per litro di sangue la soglia di tollerabilità - E' l'equivalente di tre bicchieri di vino bevuti a stomaco vuoto - «Ma il modello cui si riferisce la legge è un uomo alto 1,70 e del peso di 70 chili» -1 controlli forse entro settembre ROMA — E' entrato in vigore ieri, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto che fissa la soglia (0,8 grammi di alcol per litro di sangue) al di là della quale un conducente di autoveicolo è passibile di sanzioni per guida in stato di ebbrezza. Il provvedimento, che porta la firma del ministro della Sanità, era stato concordato da Donat-Cattin con i titolari dei ministeri dei Lavori pubblici (Ferri), dei Trasporti (Santuz) e dell'Interno (Gava) ed era stato approvato nell'ultimo Consiglio dei ministri prima di Ferragosto. Per il momento, il decreto rimane senza effetti pratici e rappresenta solo un primo passo verso l'adeguamento del nostro codice della strada a quello degli altri Paesi della Comunità europea. Ci vorrà infatti un secondo decreto, di competenza questa volta del ministro dei Trasporti, affinché la norma divenga operativa e si possano vedere su strade e autostrade i primi agenti muniti di strumenti per il controllo del tasso alcolico sui conducenti. Questo secondo decreto, promesso dal ministro dei Trasporti Santuz per i primi dieci giorni di settembre, dovrà stabilire tra l'altro quale sistema adottare per la prova alcometrica. Santuz ha già chiesto, in previsione, il parere degli altri colleghi di governo interessati al prov- vedimento e quello di una squadra di tecnici che stanno studiando le esperienze compiute all'estero, nei Paesi dove l'esame per la misura del tasso alcolico nel sangue è stata introdotta già da tempo. Si dovrà decidere, in sostanza, se adottare anche in Italia il famoso «palloncino» o se introdurre strumenti di misurazione più sofisticati e meno approssimativi come i tester elettronici o addirittura l'esame del sangue. In ogni caso, come suggerisce l'esperienza di Paesi più avanzati in questo settore, ogni sistema ha pregi e controindicazioni. n test più immediato e di più facile applicazione è quello del «palloncino», un piccolo serbatoio di plastica tarato sulla quantità massi¬ ma di alcol consentita. Il conducente deve soffiare dentro e, se ha bevuto più del consentito, il «palloncino» si colorerà per reazione chimica. Il guaio è che questo strumento è sensibile anche al mentolo e non sempre quindi dà risultati certi. Spetterà dunque al ministro Santuz l'ultima parola in merito. Per il momento, l'unica cosa certa è la soglia fissa¬ ta dal decreto di Donat-Cattin. 0,8 grammi di alcol per litro di sangue corrisponde mediamente a tre bicchieri di vino bevuti a stomaco vuoto. 'Mediamente — precisa un medico analista dell'ospedale Sant'Andrea di Roma — perché la quantità non e uguale per tutti. In questo campo tutti i valori sono legati al peso corporeo. I litri di sangue presenti in un uo¬ mo dipendono dalla sua superfìcie corporea. Quest 'ultima si evince dal rapporto peso-altezza. In media, nell'uomo ci sono 5 litri-S litri e mezzo di sangue, ma il modello cui ci riferiamo è un uomo alto 1 metro e 70 e del peso di 70 chili. Fra un Piccolino ed un gigante esisterà differenza anche nella quantità di sangue che circola nelle loro vene-. Una stessa quantità di alcol, conclude l'esperto, 'darà perciò in queste due persone percentuali differenti-. I tre bicchieri di vino oltre i quali c'è il rischio di essere giudicati ebbri, possono essere quindi pochi per un uomo grande e grosso ed eccessivi per una persona piccola e magra. Attenti dunque al peso e non fidiamoci soprattutto della capacità di «reggere» all'alcol. Di due persone di dimensioni analoghe, uno può ubriacarsi subito perché magari è astemio o poco abituato a bere, il secondo invece risultare lucido: al «palloncino» però questo non interessa, le percentuali di alcol che registrerà nel sangue di ognuno dei due saranno le stesse. -La sopportazione all'alcol, infatti — spiega sempre l'esperto —, dipende dai centri nervosi del cervello e non da un assorbimento diverso dell'alcol da parte del sangue-. Ruggero Conteduca

Persone citate: Donat-cattin, Gava, Santuz

Luoghi citati: Italia, Roma