«Le biblioteche cocciano Breznev»

«Le biblioteche cacciano Breznev Lettera sulle Izvestia - Il portavoce del Cremlino: non mi risulta «Le biblioteche cacciano Breznev NOSTRO SERVIZIO MOSCA — Una dura polemica tra il quotidiano governativo Izvestia e il ministero della Cultura dell'Urss ha attirato nei giorni scorsi l'attenzione dell'opinione pubblica su un gruppo di ex-leader del partito sovietico. Una lettrice dalla Crimea ha scritto che a tutti.- le biblioteche della regione dove abita è stato ordinato di eliminare gli scritti degli ex segretari generali del Pcus Leonid Breznev e Konstantin C . •. »nko, le opere dell'ex ideologo del Cremlino Michail Suslov e dell'ex capo del partito a Mosca Grishin, più i materiali di alcuni congressi del Pcu^: a partire dal ventiduesimo, l'ultimo di Krusciov, fino al ventiseiesimo, l'ultimo guidato da Breznev. La notizia ha suscitato molta perplessità e imbarazzo, perché nell'epoca della glasnost una simile decisione sembra scontrarsi con la linea Gorbaciov di «riempire tutte le pagine bianche» della storia dell'Urss. Molti osservatori giudicano quindi la notizia un nuovo attacco alla glasnost. La lettera di Irina Zavgorodnaia era appena comparsa sulle pagine delle Izvestia, che il ministero della Cultura dell'Unione Sovietica, a cui sono subordinate tutte le bi¬ blioteche sovietiche, è intervenuto con una brusca smentita. Un'alta funzionarla del ministero, Natalia Gavrilenko, ha detto ai giornalisti occidentali che si tratta di un'«errore incomprensibile» Spiegando i particolari della vicenda la signora Gavrilenko ha precisato che il suo dipartimento ha semplicemente consigliato alle biblioteche di 'lasciare sugli scaffali una quantità adeguata dei libri in questione, sufficienti alle necessità dei lettori». 'Può darsi che la lettrice dalla Crimea abbia interpretato male quel che hanno detto i funzionari delle biblioteche», hanno commentato, alle Izvestia. Sembra più probabile però che la responsabilità per questa nuova polemica sia da addebitare alle autorità locali che, volutamente o no, hanno distorto l'iniziativa di Mosca. L'ipotesi è stata confermata dal portavoce del ministero degli esteri Ghennadi Gherassimov che ha detto, commentando la vicenda: «E' sicuramente un'iniziativa dei funzionari locali che fanno più del necessario. A questo proposito c'è un bel proverbio russo: "Fai inchinare un cretino e stai sicuro che sbatterà la testa"». v<s

Persone citate: Breznev, Gorbaciov, Grishin, Irina Zavgorodnaia, Konstantin C, Krusciov, Leonid Breznev, Michail Suslov, Natalia Gavrilenko

Luoghi citati: Crimea, Mosca, Unione Sovietica, Urss