In valigia, la fantasia di Franco Giliberto

In valigia, la fantasia Come cambiano le scelte degli italiani in vacanza In valigia, la fantasia Almeno 40 milioni di persone hanno trascorso un periodo fuori casa quest'estate: spendono poco pur di non rinunciare al viaggio - Ferie intelligenti e utili: a Venezia si può imparare un mestiere d'arte; in Toscana si organizzano seminari culturali in fattorìa DAL NOSTRO INVIATO ROMA—Italiani e stranieri forse cercano di spendere un po' meno, economizzando sul cibo o sui divertimenti, magari riducendo di qualche giorno o di qualche settimana l'abituale periodo di soggiorno estivo al mare e in montagna. Ma vanno in vacanza più numerosi che mal: alla vigilia di Ferragosto, nel culmine della stagione estiva, i rilevamenti statistici compiuti con il criterio delle indagini campione confermano le tendenze di giugno e luglio. Ci si sta avviando alla cifra record (il calcolo, sarà definitivo a fine settembre) di 40 milioni di persone che nel quadrimestre estivo avranno trascorso fuori casa un periodo di ferie. Con scelte così differenziate: oltre tredici milioni di vacanzieri in alberghi, pensioni, campeggi, villaggi turistici; circa 20 milioni in seconde case, in appartamenti affittati, presso parenti e amici; sette milioni in ostelli, multiproprietà, colonie, centri di ferie parrocchiali, istituti vari, case d'accoglienza religiose, strutture di agriturismo. Il giro d'affari determinato da questo massiccio movimento si aggira intorno ai cinquantamila miliardi, nei quattro mesi citati. 'Gli stranieri — ricorda Franco Paloscia, capo ufficio stampa dell'Ente italiano per il turismo — concorrono in consistente misura a far lievitare la cifra. L'apporto degli stranieri si attesterà (nei 12 mesi, però) intorno ai 18 mila miliardi di lire, se le proiezioni economiche saranno rispettate, com'è avvenuto finora. insomma, gli stranieri alla fine avranno speso da noi un 3 per cento in più». Naturalmente ci sono anche italiani che vanno all'estero, e non pochi, se nel 1987 hanno speso seimila miliardi oltre i confini nazionali. Ma il dato è spurio: quella spesa comprènderà i viaggi turistici, sia gli espatri temporanei pèrt,:mòtfvi 'di lavoro, soprattutto per partecipazione a congressi. «In Italia esistono circa tremila agenzie di viaggio—ricorda Paloscia— ossia una rete fittissima di piccoli e medi operatori che offrono un ventaglio di opportunità vacanziere, più o meno esotiche. Se gli italiani non fossero dei buoni clienti, appetibili per un sacco di Paesi anche più ricchi di noi, non ci sarebbe questa floridezza di agenzie». L'altr'anno, quasi tre milioni di italiani, per vacanza o per lavoro, hanno soggiornato qualche tempo all'estero (spesa media prò capite, due milioni di lire). E nel 1988 la tendenza, specie per i viaggi turistici, è tutt'altro che in ribasso. Ma si divide in mille rivoli, di questi giorni, la vicenda delle vacanze italiane. D'ac¬ cordo, fanno premio soprattutto spiagge affollate e località montane ai limiti del tutto esaurito. Però c'è anche, poniamo, un piccolo esercito (si calcola centomila persone) che a cavallo di Ferragosto è sparpagliato nelle 6800 aziende agrituristiche, molte ormai «di livello europeo» dicono all'Enit, ovvero cresciute sia per comfort ricettivo che per strutture di appoggio: piscine, campi da tennis, piccoli maneggi. E un altro folto gruppo di vacanzieri (si calcola mezzo milione di persone) sono aggregati a corsi, esperienze culturali, seminari offerti dalle grandi città d'arte o dai centri d'interesse storico: dalle lezioni di pittura o di restauro agli stages musicali, dal laboratorio di ceramista alla campagna archeologica. Un modo di unire l'utile al dilettevole, di consumare una vacanza piacevolmente dotta. Due esempi per tutti, in Toscana a nel Veneto. A Monsummano Terme, non lontano da Pistoia, nella fattoria «La Crisalide» diretta dalla signora Claudia Sander, si fa dell'agriturismo (venti ospiti per volta, a cicli di due settimane circa), immersi in cinque ettari e mezzo di uliveto. 'Chi viene da noi? Soprattutto tedeschi — dice Claudia Sander — ma anche italiani quando organizziamo dei seminari un po' speciali. Qualche tempo fa abbiamo avuto una conferenziera d'eccezione, la statunitense Dyane Battung, esperta di sciamanismo. Non erano soltanto lezioni teoriche. La Battung, che ha vissuto per lungo tempo in varie riserve indiane, ha tentato di replicare alcune esperienze magiche, coinvolgendo i seminaristi. Per esempio, abbiamo ricreato la capanna sudatoria. Un rito purificante. Si è scavata una grande fossa, al fondo sono state messe molte pietre roventi, rami e pelli di mucca (non ne avevamo di bisonte) come copertura. E gli ospiti a calarsi lì dentro, come un ritorno all'utero di madre terra, per fare una sintesi intellettuale di quella esperienza, per agganciarsi con cognizione di causa alla psicologiamoderna». ' Ma il gran caldo? Lo si può affrontare col sorriso sulle labbra se la capanna sudatoria è un'esperienza ammantata di cultura. E lo si può combattere a Venezia se, invece di intrupparsi tra i pellegrini che formicolano verso piazza San Marco, ci si dedica alle pratiche artistiche. Sulla Laguna, la Scuola in¬ ternazionale di grafica diretta da Matilde Dolcetti tra luglio e settembre ha un fitto calendario di corsi (mezzomilione di lire per l'iscrizione) ai quali partecipano in' media venti allievi per volta, taluni con i capelli brizzolati: ! e s'impara la xilografia, la' fabbricazione della carta, j grafica pubblicitaria, serigra- ' fia, incisione su vetro, pittu-.. ra, aerografia, fotoincisione.) Con maestri cartai come! Franco Conti, o incisori di va-.' glia come Bertrand Dorny e.: Riccardo Licata, pittori come Vincenzo Eulisse e Francesco Casorati. «Il segno, libertà della fantasia», seminario appena concluso e diretto da Eulisse, ha avuto tra i suoi turistipartecipanti un ginecologo, un ingegnere, alcuni docenti di scuola dell'obbligo, studentesse universitarie, un paio di artigiani e tre impiegati, provenienti da varie citta italiane. Commenta Eulisse: 'Tutte persone che hanno imparato qualcosa ma che in molti casi avevano già da insegnare agli altri in fatto di capacità immaginativa. Ho detto loro che per capire quanto sono già bravi, avevano a disposizione un metodo: fare una visita com- , parativa alla Biennale». Franco Giliberto

Luoghi citati: Italia, Monsummano Terme, Pistoia, Roma, Toscana, Veneto, Venezia