Festa alla corte dei Gonzaga di Luigi Rossi
Festa alla corte dei Gonzaga Il 16 settembre in Eurovisione su Raiuno da Mantova Festa alla corte dei Gonzaga La culla del balletto e del melodramma rivìvrà una sontuosa serata con famosi danzatori, giullari, cantanti Fonteyn, Fracci e Nureyev apriranno un «corteo danzante» • I costumi ispirati alla Camera degli sposi del Mantegna • Le riprese in diretta da piazza Sordello - Vittoria Cappelli e Vittoria Ottolenghi le organizzatrici MANTOVA — Nove compagnie di danza, dieci coreografi e quindici primi ballerini riporteranno in vita una sontuosa «Festa a corte» in una delle più splendide culle del balletto e del melodramma quale fu la Mantova dei Gonzaga. Monte-verdi con il suo «Orfeo» e Antonio Cornazano, maestro di «ballicto» rinascimentale, torneranno ad operare tra i capolavori dell'arte con i quali Mantegna, Giulio Romano, Rubens e Pisanello arricchirono Palazzo Ducale, Palazzo Te e nella' piazza intitolata al poeta medievale Sordello. L'ombra di questo trovatore dantesco è quasi simbolica per questa riunione di ballerini e di giullari propiziata da Vittoria Cappelli e da Vittoria Ottolenghi come nuovo capitolo della valorizzazione dell'antica cultura italiana che già ebbe lo scorso anno con «Le Divine» a Pisa una sua celebrazione. Anche stavolta, il 16 settembre, lo spettacolo prodotto da Raiuno sarà trasmesso in diretta in Eurovisione-Intervisione per la regia di Adriana Borgonovo con la presentazione di Alessandra Martines. Una serata impostata principalmente sulla danza, ma attenta anche alla componente del melodramma, appunto con il primo capolavoro dell'opera, l'«Orfeo» creato qui nel 1607 dal «divino» Claudio Monteverdi e con una selezione di «Rigoletto» che Verdi ambientò appunto a Mantova. Il regista Sandro Sequi curerà «Orfeo», mentre la arie di «Rigoletto» verranno cantate da due grandi interpreti lirici, il baritono Renato Bruson e il tenore Alfredo Kraus. La trasmissione in diretta da piazza Sordello ospiterà ricostruzioni di danze rinascimentali e barocche curate da compagnie specializzate come «Ris et Danceries», «Il Ballarino» e «La Cortesia del Ballo» e coreografie moderne ispirate alla comune matrice di giullari, menestrelli, ballerini e comici dell'arte. Espressamente per questa occasione Andrea Francalanci e i suoi colleghi francesi Francine Lancelot e Francois Raffinot allestiranno un Corteo Danzante (su musica di Monteverdi) che rappresen- terà la Famiglia Gonzaga in abiti ispirati alla «Camera degli sposi» mantegnesca. In queste sontuose spoglie vedremo storici personaggi del balletto d'oggi, Margot Fonteyn, Carla Fracci e Rudolf Nureyev, che danzeranno un «passo a tre» di Francine Lancelot. In una sala di palazzo Ducale verrà invece ricostruita una «lezione» del grande teorico umanista Antonio Cornazano alle bambine Gonzaga. Il maestro di Isabella Gonzaga fu anche uno dei maggiori ideatori di «bassedanze» del Quattrocento e qui ne rivedremo alcuni significativi esempi. Naturalmente lo spettacolo non può puntare soltanto sulle chicche storiche per pochi elletti e, dopo i solenni balli arcaici, vedremo anche scanzonate cose moderne dei Momix e versioni d'oggi del giullare antico come nel «Chout» di Prokofiev coreografato da Vassiliev con Vladimir Derevianko, oppure il «Pas de quatre à la russe» di Vinogradov con la Kolpakova, la Sizova, la Mesentzeva e la Komleva, stelle del Kirov. Altro russo spigliato sarà Moisseiev con le sue danze ironiche e umoristiche. Mimo e giullare, per sua stessa definizione, anche Lindsay Kemp. Tra le compagnie italiane che rallegreranno la «Festa», quella della Scala con «La fille mal gardée» di Spoerli con Oirella Dorella, Tambone e Vescovo; il Balletto di Toscana che riproporrà il «Sebastian» di Menotti presentato a Spoleto con Luciana Savignano e Benito Marcelino. Accanto a Kemp a rappresentare la pantomima sarà anche il complesso «Media Aetas» di Roberto De Simone che rappresenterà il versante partenopeo di una grande tradizione. Angelo Branduardi, infine, canterà canzoni nelle vesti di un «menestrello» aggiornato. Luigi Rossi Fonteyn e Nureyev saranno i nobili Gonzaga a Mantova
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