Specchio dei tempi

Specchio dei tempi «Povera Torino, come t'ho ritrovata offesa» - E allora il medico non si faccia pagare - Le paure del volontario dell'assistenza - Il centro congressi c'è, ma nessuno lo vede • Il rimpianto di Mondo Gatto Un lettore ci scrive da Ibiza: «Ritornato dopo dieci anni a Torino, ho trovato una città mortificata e malinconica nel suo evidente isolamento dal Paese. E ho pure constatato che i grossi problemi degli Anni 70 continuano a permanere insoluti: anzi sono aumentati e incancreniti. •Intanto il Centro storico: permangono le catapecchie e fra esse i vuoti lasciati dai bombardamenti del 1943. Ho sentito parlare di metropolitana "leggera": a me è parso un volgarissimo tram di superficie. •E gli steccati? Torino ne è infestata. Lo steccato in Piazza Bodoni, attorno al Conservatorio, era già presente al principio degli Anni 70. E cen'è attorno al Palazzo delle Colonne, in corso Matteotti, all'ex hotel Fiorina in via Pietro Micca e all'ex hotel Sant'Angelo al principio di corso Francia, al Palazzo degli Stemmi. •In compenso non ho visto nessuna casa nuova in costruzione. Torino sotto il punto di vista dell'edilizia si presenta come una città ammuffita, gli stessi monumentali portici, residuati della perduta grandeur ottocente- sca, sono in gran parte malandati, materiale di base per grafomani. •Eppure Torino è in una meravigliosa posizione paesaggistica. Ci si chiede se le autorità cittadine e lo stesso governo non provino onta di lasciare declinare così una città che è stata capitale. •Auguro a Torino un nuovo spirito di rinascita che cementi e unifichi le nuove generazioni». Carlos De La Vigne Un lettore ci scrive: •Sono un medico dì famiglia e vorrei rispondere al dr. Arbore e ai tanti colleghi che contestano il recente decreto-legge che ha cancellato un articolo della Convenzione nazionale dei medici di medicina generale. •Sono d'accordo sulla formale protesta sindacale contro una decisione unilaterale, però, cari colleghi, siamo onesti almeno con noi stessi ed evitiamo di recitare la parte dei paladini degli assistiti: nessuno ci vieta di eseguire gratuitamente le stesse prestazioni di elevato impegno professionale, anche sema il compenso dalle Usi. «Il medico che ha realmente a cuore la salute e la dignità dei propri assisAti mette a loro disposizione la sua professionalità e correttezza, indipendentemente da leggi e decreti». Gianni Giuliano Un lettore ci scrive: •Sono volontario in un ente di pubblica assistenza e, da guando è esploso il caso Aids, lotto per la mia incolumità, dei miei colleghi e del cittadino. Da tempo assillo chi di dovere affinché ci vengano dati in dotazione guanti sanitari in gomma per espletare i servizi e ci obblighino (esclusi i volontari del sangue o chi presta visite annuali presso enti statali) ad una visita, una volta all'anno; chi rifiuta venga espulso. «Dopo lungo lottare, da poco ci hanno dato dei guanti che, però, sovente si rompono; ho fatto presente il difetto, mi è stato risposto che per gente come noi non basterebbero neppure quelli che si usano nelle industrie automobilistiche. «Per ciò che concerne visita medica ed esame del sangue, mi è stato risposto da un responsabile dell'Ente di non fare dell'allarmismo. «Ci sarà chi risponderà: "Se hai paura vattene", ma è giusto buttare via anni e anni di volontariato?». Segue la Orma Un lettore ci scrive da Ospedaletti: «Sono in ferie al mare e leggo sulla pagina ligure de "La Stampa" le lotte furiose in seno al Consiglio comunale di Sanremo circa l'acquisto o meno del cinema Astra e la sua successiva trasformazione in centro congressi. Il tutto per oltre tre miliardi. «Finita la lettura del giornale, vado a spasso per Ospedaletti e vedo sulla passeggiata principale, accanto a grandi alberghi ed a centri residenziali, in mezzo ad un verde lussureggiante, un magnifico edificio che, in tempi migliori e più esclusivi per questa splendida cittadina, fu sede del Casinò e di eventi culturali di grande importanza : «E' necessario scrivere allo Specchio dei tempi per far capire, ad illustri ed impegnati amministratori, che l'asse Ospedaletti-Sanremo ha nel succitato Casinò il centro congressi più bello del mondo?». Segue la firma Una lettrice ci scrive da Milano: «Quando le cose si mettevano male per le finanze della nostra associazione, il suo contributo era tra i primi ad arrivare: di Marisa Bellisario si sono sottolineate, in questi giorni, soprattutto le qualità professionali; noi vorremmo ricordarla, invece, come una top manager che trovava tempo ed energie per aiutare i gatti randagi di Milano. E non se ne vergognava». Per «Mondo Gatto» Simona Coda