Graziosi per sviluppare la Stet cambiare la politica delle tariffe

Graziosi: per sviluppare la Stet cambiare la politica delle tariffe Necessari 7 mila miliardi Tanno per gli investimenti Graziosi: per sviluppare la Stet cambiare la politica delle tariffe ROMA — La Stet non potrà reperire sul mercato azionario le risorse necessarie a finanziare il piano aggiuntivo degli investimenti per le telecomunicazioni, perciò dovrà puntare all'aumento dell'autofinanziamento e ad un maggior indebitamento legato, però, ad una modifica della politica tariffaria. In un articolo pubblicato da un periodico specializzato l'amministratore delegato della finanziaria dell'Ili per le telecomunicazioni, Giuliano Graziosi, afferma Infatti che «non è pensabile poter reperire in Borsa quote di risorse finanziarie determi¬ nanti per far fronte ad un ammontare di investimenti che può essere di 5 mila o 7 mila miliardi l'anno». Per Graziosi le strade percorribili sono due: da un lato «l'aumento dell'autofinanziamento, un obiettivo in parte raggiunto come dimostra l'andamento del cash flow». Dall'altro un incremento dell'indebitamento che deve però essere garantito da maggior certezza sull'equilibrio economico aziendale. «Se ci fosse una norma che definisse un meccanismo di determinazione delle tariffe — sostiene Graziosi — impostato sulla diminuzione in termini reali, ma legato all'andamento dell'inflazione, potremmo anche assumere il rischio di operare un sensibile aumento dell'indebitamento per finanziare un marcato aumento degli investimenti. In mancanza di questo — aggiunge l'amministratore delegato della Stet — bisognerebbe essere garantiti da forme di partecipazione della finanza pubblica». Secondo Graziosi l'attuale sistema di determinazione delle tariffe nelle telecomunicazioni è il peggiore ai fini della crescita della responsabilità imprenditoriale.

Persone citate: Giuliano Graziosi

Luoghi citati: Roma