Turismo di Mario Deaglio

Turismo Turismo sita turistica» da non superare in nessun caso. E' una follia, ad esempio, permettere la costruzione di abitazioni per un numero di turisti che eccede la capacità delle spiagge nei centri balneari o delle piste da sci nei centri turistici invernali, oppure creare una ricettività per 10 mila persone quando le fognature, i parcheggi, le risorse idriche, le strade di accesso, i telefoni sono, al massimo, sufficienti per 5000. Eppure l'Italia è piena di simili follie, spinte da interessi miopi. 1 piani urbanistici di buona parte delle uree turistiche andrebbero rivisti; al ministero dell'Ambiente dovrebbe compete*.' la determinazione della massima densità' turistica accettabile nelle diverse aree. Infine, non va dimenticato che l'Italia è il produttore mondiale più diversificato di servizi turistici. Il nostro Paese offre ai turisti tradizioni e storia come la Gran Bretagna, bellezze naturali come la Spagna, capolavori d'arte come la Grecia. In uno spazio geografico ristretto il turista trova mari caldi e piazze celebri, ghiacciai c oggetti artigianali tipici, buona cultura e buona cucina. Siamo, insomma, un vero «supermercato del turismo» e sarebbe un grave errore non sfruttare la nostra unicità, subendo passivamente i capricci mutevoli della moda turistica invece di cercare di imporre uno stile turistico italiano. Tutto ciò chiama in causa il governo non tanto per azioni dirette, mostratesi poco efficaci nel corso di svariati decenni, quanto per un'opera di controllo e di coordinamento. Con queste premesse, il turismo può diventare un'attività «seria», invece di essere considerata, come largamente suc¬ cede, quasi di serie 13. Se in una località splendida come Bagnoli si l'osse pensato a uno sviluppo turistico di questo tipo, invece che a un'acciaieria. Napoli sarebbe oggi più ricca e meno inquinata. E quello che valeva ieri per Napoli può valere domani per tutta l'Italia. Mario Deaglio

Luoghi citati: Gran Bretagna, Grecia, Italia, Napoli, Spagna