Due milioni sono troppi di Luigi Firpo
Due milioni sono troppi Cattivi Pensieri di Luigi Firpo Due milioni sono troppi Lo scorso anno i reati perpetrali in Italia e denunciali alla magistratura dai vari servizi preposti alla repressione del erimine sono stali 1.867.035. Tenuto eonto del l'atto che molti preferiscono subire e lacere per evitare fastidi e rappresaglie, per semplice sfiducia, per rassegnato fatalismo, si potrebbe arrivare a coneludere che un italiano su trenta si è macchiato di almeno un delitto nel eorso di dodici mesi, pur non tenendo conto delle associazioni per delinquere e delle partecipazioni plurime a un unico evento criminoso. Ouesto il dato reso di pubblica ragione venerdì dall'Istituto eentrale di Statisliea. tanto più allarmante se si considera che l'aumento rispetto ai totali dell'X7 (pari a 1.403.213) è del 33%, pari a un terzo in più: per ogni 3 delinquenti di ieri adesso ee ne sono 4. L'inci emento maggiore (56,2%) e quello determinato dall'importazione clandestina e dallo smercio degli stupefacenti, che non solo rivela il dilagare del consumo della droga, ma è probabilmente alla base di tutta una serie di altri reati contro la persona c il patrimonio, provocati dal bisogno disperato di denaro per soddisfare le richieste degli spacciatori. Questa piaga sociale dovrebbe essere al centro di un'infaticabile opera di prevenzione, repressione e ricupero, perche la droga non solo è distruttiva nei confronti delle giovani generazioni, ma incrementa per vie tortuose una delinquenza spicciola, improvvisata, talora più micidiale di quella organizzata, Al secondo posto di questa classifica viene il contrabbando, cresciuto del 45,8%, né ci è dato sapere se si siano moltiplicate le astuzie dei violatori di frontiere o si sia allentata la vigilanza dei doganieri, alimentando le speranze di farla franca. Ma se 7383 sono i tentativi denunciati, contro i 5062 dell'anno passato, v'è da credere che le maglie della rete protettiva si siano ristrette, ma anche che le prospettive di lucro vistoso siano diventate più allettanti. Anche i reati contro il patrimonio segnano crescite vik stose: aumenti del 23,4% dei furti in alloggi, del 22.7% dei furti d'auto e del 14,5% degli scippi. Imponente è la crescita delle rapine in banca (26,2%), che si avvicinano ormai al migliaio, tanto più allarmanti in quanto comportano di solito bande di più persone, armi alla mano e gra>i rischi per tanti clienti ignari; sono in lieve diminuzione invece (—1,6%) le rapine agli uffici postali, e non già perche questi pubblici sportelli siano più protetti, ma forse solo perché le somme che si possono arraffare nella filiale di un istituto di credito si presume che siano molto più consistenti. Confortante — si fa per dire — è il calo secco (—39%) dei furti sui grandi autocarri da trasporto o delle rapine di interi Tir, probabilmente dovuto alle maggiori cautele negli spostamenti, alle colonne organizzate c a qualche pistola in più nel cruscotto; resta da segnalare alle forze dell'ordine il dato curioso del verificarsi di ben 657 casi, su un totale di 2111, nelle sole Puglie, che detengono così uno sconfortante primato, forse connesso agli intensi traffici dei suoi porti e alle carenze del servizio ferroviario. Quasi stazionari appaiono invece, per fortuna, i reati contro le persone: sono cresciuti dei 3,7% i sequestri di persona (ben 630 in totale); sono stati 8 in tutto contro 5 gli omicidi legati ad atti di terrorismo e restano attestate intorno alle 200 vittime le «esecuzioni» perpetrate da mafia e cannona. Che allegria! Torniamo a un mortificante incremento vicino al 30% nei casi di violenza car¬ nale, e c'è da chiedersi se gli 871 casi denunciati rappresentino davvero un'aecresciuta frequenza dei reati di stupro o non si tratti invece di una recuperata dignità femminile (è la donna la vittima più frequente, capace di vincere vergogna c pregiudizio per chiedere che le venga resa giustizia). Non molti mesi or sono l'Italftì venne citata ad esempio, nientemeno che dal Capo del governo quale Paese d'avanguardia nel progresso industriale, tanto da competere con l'Inghilterra per il quinto posto assoluto nella graduatoria mondiale. Sarebbe ora interessante sapere, passando a classifiche meno entusiasmanti, quale posto occupi oggi nelle statistiche della criminalità. Un incremento medio di un terzo nel breve arco di un anno non può rappresentare un'oscillazione casuale, un attacco passeggero di morbillo sociale. Mettiamo pure nel conto l'istigazione a delinquere provocata dalla droga (30.000 tossicodipendenti assistiti nel]'87 su un totale forse dieci volte maggiore; 505 morti per overdose, che quest'anno tendono a raddoppiare); mettiamoci anche le capillari associazioni segrete del crimine, che ormai stendono i loro tentacoli sull'intero Paese. Resta il fatto inquietante del diffondersi, anche al di là delle cosche camorristi o mafiose, di una società alternativa, che disconosce di fatto ogni regola di convivenza civile, ignora qualsiasi freno morale e ritiene giusto e ragionevole taglieggiare, violentare, rapinare, rubare, quali attività ordinarie e fonti usuali di sostentamento. Ogni delitto impunito è incentivo a nuovi delitti, gli esempi perversi dei grandi ladri e profittatori pubblici sembrano legittimare il furto, c'è il rischio che la delinquenza finisca per trovare'ammirazione e consenso quale prova di supcriore bravura. E negli onesti, che pure restano in tanti, serpeggia la diffidenza, il tapparsi in casa, il ricorso alle porte blindate e agli allarmi elettronici, l'estenuarsi del dialogo tranquillo con la gente. Due milioni di delinquenti sembrano davvero troppi,
Persone citate: Cattivi Pensieri
Luoghi citati: Inghilterra, Italia
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