D'Angelo: «Rai o Berlusconi? Ci penso e non dormo la notte»

D'Angelo: «Rai o Berlusconi? Ci penso e non dormo la notte» Il comico a Portofino con Greggio parla delle sue prossime scelte tv D'Angelo: «Rai o Berlusconi? Ci penso e non dormo la notte» Offerte dai due fronti - La rabbia di De Michelis e la richiesta di spiegazioni del figlio di De Mita PORTOFINO — Alle 3 del mattino il borgo è deserto, silenzioso. Solo i pochi yacht rimasti attraccati al molo, in procinto di salpare come gli altri verso la Sardegna e la Corsica, si muovono, cullati da una leggera brezza che fa dimenticare i 30 gradi della giornata. Davanti ad una zuppa di pesce e ad un bicchiere di Vermentino delle colline imperiesi, seduti al tavolo preferito dal cavalier Silvio Berlusconi, a 100 metri dalla sua villa dell'Olivetta e a poche bracciate dal motoscafo che «sua emittenza» ha abbandonato in rada prima di partire per un weekend alle Bermude, Gianfranco D'Angelo ed Ezio Greggio dribblano la curiosità di un gruppo di marinai tiratardi che chiedono un autografo e parlano fitto. Scherzano su un possibile assalto stile «Greenpeace» al motoscafo del boss, ma inanellando battute saltano fuori anche argomenti più seri. «Non faremo più "Drive in", ci sono cose nuove, altre strade da percorrere», spiegano i due comici, confermando le indiscrezioni delle scorse settimane. Greggio e D'Angelo, insieme da cinque anni nel popolarissimo varietà di Italia 1, non scendono in particolari sul programma che lo sostituirà. Di Odiens (scritto proprio così, come si legge il termine forse più abusato della storia della tv), il nuovo programma di Ricci neppure loro sanno nulla. Greggio è convinto che si farà, D'Angelo non si sbilancia e medita addirittura un ritiro. E ne parla con franchezza. Un prepensionamento? •Nemmeno per sogno. Un cambiamento, semmai. Personalmente dovrò decidere se rimanere dove sono o cambiare aria. Non è una scelta facile, non ci dormo la notte», confessa D'Angelo. «Non ho ancora stretto accordi con nessuno. Né con Berlusconi, né a viale Mazzini. Ho ricevuto delle proposte molto consistenti da Raiuno e Raidue sulle quali devo ancora riflettere. Sono in bilico. Abbandonare Berlusconi senza motivo mi sembra francamente una scorrettezza. Devo pensarci. Le quindici puntate di un varietà televisivo, una fascia quotidiana notturna, la ripresa di un mio spettacolo teatrale che mi hanno offerto, per esempio, i responsabili di Raidue, non sono certo bruscolini per un comico come me, vedremo». E Berlusconi cosa le ha offerto? 'io chiedevo, in sostituzione del "Drive in", una trasmissione quotidiana nella fascia serale, magari in diretta, giudicata però poco appetibile dalla pubblicità. Poi chiesi di allestire un varietà il venerdì, ma non se ne fece nulla. Adesso sono orientati sul nuovo programma di Antonio Ricci che dovrebbe andare in onda nuovamente la domenica sera, col rischio di confondere i telespettat ori con un surrogato della vecchia trasmissione. Ho incontrato recentemente Berlusconi in Sardegna e ci siamo dati appuntamento a fine mese. Non abbiamo ancora concretizzato nulla. Lui però, approfittando della pax televisiva con la Rai, ha invitato i dirigenti di viale Mazzini a non corteggiarmi troppo e mi ha praticamente vietato di andare come ospite a "Cocco" per fare una cortesia al mio amico Pierfrancesco Fingitore, nonostante il mio contratto fosse scaduto. Io glielo chiesi per correttezza e lui mi pregò di non andare perché con me, disse, sarebbe entrato in Rai il numero uno del varietà televisivo delle reti Fininvest». Come mai non reagì? -Ma perché io sono un buono, vado d'accordo con tutti, parlo di soldi solo dopo che ho accettato i programmi anche se in fondo, noi comici siamo come i calciatori che alla fine di una stagione finiscono inevitabilmente sul mercato». Un mercato prevede anche dei mediatori. Nel caso Matrioska fu D'Angelo il mediatore tra Ricci e Berlusconi. Oggi chi potrebbe sostituirla nella sua personale vicenda tra Rai e Fininvest, un amico, l un collega, un politico come De Mita o De Michelis che lei ha preso di mira ogni settimana al Drive in? •Per carità, lasciamo stare i politici con i quali, devo dire, non ho mai avuto grossi problemi. Sì, è vero. De Michelis si arrabbiò, il figlio di De Mita mi venne incontro in un ristorante romano per chiedermi notizie sulla mamma televisiva che io gli avevo attribuito. Ma tutto è finito li. No, non c'è bisogno di nessun mediatore. Deciderò io. Questo è il mio numero di telefono. Sentiamoci ai primi di settembre-. m. b. D'Angelo: «Berlusconi non voleva che io partecipassi a "Cocco!

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