Consigliere del psdi ucciso sono gli occhi della figlia di Fabio Albanese

Consigliere del psdi ucciso sono gli occhi della figlia Siracusa, l'agguato al rientro dal lavoro: si segue la pista mafiosa Consigliere del psdi ucciso sono gli occhi della figlia I killer, bloccata l'auto, gli hanno sparato al torace e alla testa - La bimba era sul sedile posteriore SIRACUSA — Lo hanno ucciso accanto alla figlioletta di dieci anni, mentre stava per tornare a casa con l'auto. Franco De Grande, 54 anni, consigliere comunale del psdi, aveva appena chiuso la pizzeria «Vecchio Mulino», di cui era contitolare, ed era salito sulla sua Renault 5. Addosso il portafògli con l'incasso della serata, alcune centinaia di migliaia di lire. Sul sedile posteriore aveva appena fatto sedere la sua Simona, assonnata per l'ora tarda. Cinquecento metri dopo la partenza, in viale Epipoli, l'agguato mortale. Un'auto taglia la strada a De Grande. Si blocca di fronte a lui. Scendono due uomini, che aprono immediatamente il fuoco. Franco De Grande tenta una reazione, scende dall'auto. Ma è già ferito. Bastano pochi attimi e i due killer gli sono addosso. Da distanza ravvicinata gli sparano ancora alla testa e al torace. La drammatica sequenza avviene sotto gli occhi della bambina, salva per miracolo dai colpi dei killer. Quando esce dall'auto per chiedere aiuto, i due sicari sono già scappati. E Franco De Grandi è già morto. E' successo tutto in pochi istanti, alla periferia della città. La vittima avrebbe dovuto raggiungere casa dopo appena qualche minuto. Era una strada che percorreva tutte le notti, sempre verso le 2, quando chiudeva la pizzeria. Venerdì De Grandi aveva voluto portare con sé la piccola Simona. E' stata lei, dopo, a correre verso un vicino ristorante, urlando, per avvertire i carabinieri. I militari l'hanno trovata accanto al cadavere del padre in lacrime e almeno per il momento la sua testimonianza non potrà servire a niente. E' ancora sotto choc e non ricorda nulla. Chi invece avrebbe fornito dettagli definiti «interessanti» è un testimone oculare, fino ad ora rimasto sconosciuto. L'uomo avrebbe assistito all'agguato che, a quanto pare, è scattato proprio per uccidere l'uomo politico. Gli agenti della squadra mobile non hanno più trovato addosso a De Grande il portafogli con l'incasso. Ma l'ipotesi di un omicidio per rapina sembra proprio la meno plausibile. La dinamica invece ricorda molto da vicino il tipico agguato mafioso. Tre colpi calibro 38 in testa e uno al torace non possono essere «accidentali». L'eliminazione di De Grande, dunque, potrebbe essere stata decisa in ambienti malavitosi della città già da tempo. Alla questura siracusana, comunque, valutano tutte le ipotesi. Anche quella che Franco De Grande sia rimasto vittima del racket del -pizzo». Al centro potrebbe esserci insomma la sua attività di gestore della pizzeria «Vecchio mulino», nella zona di Belvedere, quattro chilometri dal centro città. Il locale in passato era frequentato anche da personaggi della malavita siracusana. Che l'omicidio sia avvenuto per punire il gestore, reo di non aver voluto subire l'estorsione, è insomma un'ipotesi abbastanza realistica. Da poco più di tre anni Franco De Grande sedeva fra i banchi del Consiglio comunale. Era uno dei quattro consiglieri eletti nella lista del psdi alle amministrative dell'85. Era stato nominato capogruppo dopo la «fuga» di due compagni di partito verso la de. La sua attività politica, comunque, non interessa molto gli inquirenti. In città era ritenuto personaggio secondario nella vita politica Fabio Albanese

Persone citate: De Grande, De Grandi, Franco De Grande, Franco De Grandi

Luoghi citati: Siracusa