De Cuéllar ritenta il colpo «Porterò la pace nel Sahara»

De Cuéllar ritenta il colpo «Porterò la pace nel Sahara» ; Piano Gnu per mettere fine al conflitto Marocco-Polisario De Cuéllar ritenta il colpo «Porterò la pace nel Sahara» Il segretario generale, che ha la fiducia delle parti, propone un referendum sull'autodeterminazione DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Tre giorni dopo aver strappato all'Iran e all'Iraq 11 sì al cessate 11 fuoco nel Golfo Persico, Perez de Cuellar 11 segretario generale Onu, ha presentato d'improvviso un piano di pace al Marocco e al Polisario sul Sahara Occidentale, chiedendo loro una risposta entro il primo settembre. Dalla metà degli Anni Settanta il Marocco e il Polisario, 11 Fronte Popolare di liberazione del «Rio de Oro» sono in guerra per il controllo del territorio già sotto il protettorato spagnolo, n Marocco lo rivendica perché gli fu lasciato in amministrazione dalla Spagna; il Polisario lo vuole autonomo, sostenendo di interpretare la volontà degli abitanti, il popolo saharaui. Rifacendosi a una risoluzione dell'Assemblea Generale Onu del 1985, De Cuellar ha proposto l'armistizio e negoziati indiretti per un referendum sull'Indipendenza D segretario generale, che ha tenuto colloqui separati, ieri, col ministro degli Esteri marocchino Filali e con il rappresentante del Polisario Mustafa, ha suggerito un abile compromesso sui due punti più difficili Le trattative sul referendum, ha detto, saranno condotte da un mio emissario, come avvenne per l'Afghanistan, e durante il referendum stesso le truppe del Marocco nel Sahara Occidentale rimarranno consegnate nelle caserme. De Cuellar ha anche mobilitato l'Organizzazione per l'unità africana, che ha esercitato forti pressioni sul re marocchino Hassan. Sinora l'insistenza del Polisario sul ritiro preventivo delle truppe del Marocco dal territorio e sulle trattative dirette, nonché il rifiuto di Hassan avevano bloccato ogni progresso. Con la nuova iniziativa di pace, così a ridosso del successo ottenuto nella guerra degli otto anni tra Iran e Iraq, de Cuellar ha confermato di essere diventato la star della diplomazia internazionale. Nell'88 ha promosso il difficile accordo sul ritiro delle truppe sovietiche dall'Afghanistan, gettato le basi della soluzione delle crisi dell'Angola e della Namibia, e lavorato a quella di Cipro (presenterà il piano a fine mese). Inoltre si scorge la sua mano nei negoziati sulla Cambogia e persino nella ripresa dei contatti tra le due Coree. Praticamente da solo, de Cuellar ha rivitalizzato l'O- nu, conferendogli un potere e un prestìgio prima sconosciuti: al Palazzo di vetro di New York si dice che ha sottratto le luci della ribalta a Gorbaciov. Persino Reagan, che ha sempre guardato all'Onu con diffidenza, si è rivolto in segreto a lui per il rilascio degli ostaggi americani in Libano. Per questo diplomatico di carriera di 65 anni, malato di cuore — appena l'anno scorso ha subito un bypass multiplo — e nominato aU'importante carica «in mancanza di meglio», come scrisse con cattiveria il Washington Post, è una strepitosa rivìncita intellettuale e politica. Tipico esponente delle classi colte del Terzo Mondo — è peruviano —, uomo quindi di grande cultura e fede nella ragione, de Cuellar fu chiamato a succedere al segretario generale più contro¬ verso della storia, l'austriaco Waldhelm. La sua nomina, voluta dal non allineati, seppe di sfida agli Stati Uniti, che lo consideravano e lo considerano tuttora un cattivo amministratore, al punto da non versare che la minima parte dei loro contributi. Nel suo primo mandato — l'elezione del segretario avviene ogni 5 anni — de Cuéllar deluse. Paralizzato dalla guerra fredda Usa-Urss, cercò invano di modellarsi sulle figure dello svedese Hammerskjòld e del birmano U Thant, di imporsi cioè come 11 grande mediatore della comunità intemazionale. Ma, In assenza di alternative, l'Ónu gli rinnovò il mandato. E alla seconda tornata, de Cuellar ha mostrato qualità insospettate: «£' un uomo» ha detto di lui il segretario dì Stato americano Shultz che dì diplomazia se ne intende -di una tenacia e di una sottigliezza senza pari: logora e al tempo stesso coinvolge l'interlocutore: Impercettibilmente, la sensazione di incertezza data da de Cuellar è scomparsa. Oggi proietta un'immagine di duttilità ma anche di determinazione. Quanti hanno negoziato con lui riferiscono che la sua imparzialità non è mai in discussione. Senza dubbio, la metamorfosi di de Cuellar è dovuta anche al riawicinamento UsaUrss: in parte, sono stati Reagan e Gorbaciov ad aprirgli la strada, scegliendo la distensione, e praticando la convergenza non solo sul disarmo ma anche sulle crisi regionali. e, c. Il segretario generale dell'Orni, Javier Perez de Cuéllar