L'ex SS allontanalo dall'Italia (e nessuno vuole processarlo)

L'ex SS allontanato dall'Italia (e nessuno vuole processarlo) E' già in Germania Anton Malloth, il maresciallo di Terezin L'ex SS allontanato dall'Italia (e nessuno vuole processarlo) Non c'è trattato per l'estradizione chiesta dalla Cecoslovacchia • L'Austria lascia cadere le accuse BOLZANO — Ci sono almeno tre Paesi che potrebbero processarlo: Austria, Germania federale e Cecoslovacchia. Ma sembra che finora abbiano prevalso le carenze dei trattati internazionali, le complessità di procedure giudiziarie, i problemi di nazionalità. E cosi Anton Malloth, l'ex maresciallo delle SS di 76 anni, finora riuscito a sfuggire al suo passato di nazista e criminale di guerra, se ne è andato ieri pomeriggio dall'Italia con un provvedimento di «allontanamento», diretto a Monaco, in Germania federale. Preso in consegna a Verona da agenti dell'ufficio stranieri della questura, Malloth alle 15 è stato imbarcato sul volo «Vxy 202» della Sudavia diretto in Germania federale. Portava con sé due valigie, indossava una giacca marrone, pantaloni verdi e camicia chiara. A Monaco, due ore dopo, è stato preso in consegna dalla polizia tedesca. Infatti il procuratore Klaus Schacht di Dortmund ha intenzione di interrogarlo, anche se ha precisato che in Germania non esistono carichi pendenti contro di lui. Sul capo dell'ex nazista pende Invece una condanna a morte in contumacia, comminata da un tribunale cecoslovacco nel 1948, e infatti l'ambasciatore di Praga, proprio mentre Malloth stava per imbarcarsi sull'aereo diretto a Monaco, aveva pre¬ sentato al governo una «nota verbale ufficiale» con la richiesta di estradizione, nonostante tra i due Paesi non esista alcun trattato che la consenta, giunta comunque troppo tardi L'ambasciata non ha nascosto il disappunto perla soluzione decisa dall'Italia: 'Ci aspettavamo — ha detto un portavoce — che il governo italiano avrebbe accolto la nostra richiesta, perché abbiamo lavorata molto negli ultimi tempi per sviluppare i rapporti bilaterali. Il commento che possiamo fare sull'intera vicenda è che si tratta di un episodio spiacevole che non appoggia lo sviluppo positivo delle relazioni tra i nostri due governi e i nostri due popoli». Secondo le informazioni diffuse a Vienna dal direttore del centro di documentazione ebraica Simon Wiesenthal, anche in Austria esistono però vecchi procedimenti giudiziari contro l'ex guardiano del campo di Terezin: un mandato di cattura per omicidio e maltrattamenti depositato presso il tribunale regionale di Innsbruck nel 19S8 e un altro, analogo, del '63, da parte del tribunale di Graz. Anton Malloth è nato ad Innsbruck nel 1912 ed attualmente è cittadino tedesco: in quanto tale, non potrà essere estradato dalla Germania alla Cecoslovacchia, come ha ripetuto ieri il portavoce del ministero degli Esteri di Bonn, Peter Rothenw: «La Costituzione stabilisce che nessun cittadino tedesco può essere estradato in un Paese straniero». Però nel passato di Malloth entrano anche Italia e Austria. Infatti ha vissuto a lungo nel Meranese e pare abbia vestito anche la divisa italiana, conservando forse la cittadinanza austriaca fino al '39, quando scelse definitivamente la Germania di Hitler. Nel Reich entrò subito nel servizio di sicurezza dell'esercito e tra il '40 e il '45 operò nel campo di Terezin, a 500 chilometri da Praga. Poi, sfuggito alla giustizia cèca, è stato in possesso di un passaporto tedesco fino al '73, che non avrebbe rinnovato per quindici anni. Durante la sua vita di «indesiderato» e fuggiasco, l'ex maresciallo delle SS è tornato più volte a Merano, ove ha la casa, moglie e figli. Infatti era già stato allontanato due volte dal territorio italiano, nel 1956 e nel 1972. Ora, dopo l'ultimo allontanamento deciso ieri, si dovrebbe essere concluso il «capitolo Malloth» per il nostro Paese. Ma da parte della comunità israelitica di Merano non sono mancate polemiche per la decisione italiana, definita un 'indegno comportamento che trasuda ipocrisia». E' . quanto ha dichiarato il presidente Federico Steinhaus, definendo Malloth un -torturatore e un assassino nazista»: 'La Cecoslovacchia, che lo condannò a morte nel 1948, ne ha chiesto invano V estradizione. L'Austria, ove esiste tuttora un mandato di cattura eseguibile, non l'ha voluto. La Germania, ove hanno lasciato decadere un analogo mandato d'arresto, rimane indifferente e l'Italia lo ha trattato da semplice persona non desiderata». Ora il destino dell'ex maresciallo è affidato alla magistratura tedesca. r. i. Anton Malloth