Bimba con l'Aids a scuola in gabbia

Bimba con l'Aids a scuola in gabbia Clamorosa sentenza d'un magistrato della Florida divide gli americani Bimba con l'Aids a scuola in gabbia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Una bambina di sei anni ammalata di Aids dovrà stare rinchiusa in una gabbia di vetro in classe se vorrà frequentare la scuola. Lo ha stabilito con una sentenza che ha sconvolto l'America il giudice federale di Tampa, la signora Elizabeth Kovachevich, dopo che l'assessorato all'Istruzione della città aveva respinto la piccola. La gabbia, di meno di due metri per tre, sarà collocata al centro dell'aula. La scuola, il Manhattan Exceptional Center, è frequentata da bambini lievemente ritardati. La piccola si chiama Eliana Martinez, non sa ancora andare al bagno, e si succhia di continuo il pollice. La vicenda, che ha spaccato in due la ridente città di mare sul Golfo del Messico, è incominciata lo scorso settembre, quando la madre della piccola ha fatto ricorso al tribunale contro l'assessorato. I medici hanno spiegato al giudice che Eliana Martinez ha bisogno di inserirsi nella comunità, di studiare e di frequentare altri bambini, per assorbirne il comportamento. La piccola, hanno aggiunto, è in grado di compiere grandi progressi, se aiutata, ma se rimarrà isolata peg¬ giorerà. Eliana, hanno concluso, venne contagiata da una trasfusione di sangue infetto alla nascita a Portorico, nascita avvenuta prematuramente. n magistrato ha pronunciato' la sentenza 'tenendo conto delle preoccupazioni di tutte le parti in causa», ha detto. L'assessorato aveva respinto l'iscrizione della piccola alla scuola nel timore che con l'urina, le feci e la saliva potesse trasmettere il contagio ai compagni. 'Non è affatto certo che il virus dell'Aids si trasmetta in questo modo», ha notato la signora Kovachevich. «Afa chiudendo la bambina in una gabbia di vetro si eviteranno anche i pericoli più remoti». Il giudice ha sottolineato che un'assistente sociale seguirà la piccola minuto per minuto: 'Riesaminerò il caso dopo sei settimane di scuola», ha concluso. Sulla decisione del tribunale federale sono scoppiate subito polemiche furenti. Molti r hanno giudicata crudele. Marion Rogers, noto pediatra della Florida, lo ha definito «un caso senza precedenti di maltrattamento dell'infanzia». 'Questo è sadismo», ha protestato. «La povera piccola viene tratta¬ ta come una bestia. Dovrà guardare i compagni dalla gabbia senza potersi mescolare a essi. Potrebbe riceverne più danno che beneficio». Ma Sam Rampello, il vicepresidente dell'Associazione dei genitori di Tampa, ha asserito che 'La decisione è innovativa-siamo allarmati per i nostri figli, ma è un compromesso ragionevole». Eliana Martinez è una dei 500 bambini americani ammalati di Aids a cui viene somministrato il farmaco sperimentale Azi, che ha rallentato il corso della sua malattia. Da ieri un'altra medicina, chiamata Cd-4 viene sperimentata all'Istituto Nazionale del Cancro. Si tratta di una proteina sintetica, identica ad una che si trova nel sistema immunologico. Nei test di laboratorio si è comportata come una spugna, assorbendo il virus prima che sì diffondesse nell'organismo. I medici non sono certi dei suoi effetti, ma sperano che almeno in alcuni casi riesca a fermare il male. Il giudice Kovachevich è lo stesso che l'anno scorso ordinò a un'altra scuola di Tampa di accettare tre fratellini emofiliaci ammalati di Aids. Nella città scoppiò un'altra rivolta. e.c.

Persone citate: Eliana, Eliana Martinez, Elizabeth Kovachevich, Marion Rogers, Martinez, Sam Rampello

Luoghi citati: America, Florida, Manhattan, Messico, Tampa, Washington