Carraro: così saranno i Teatri nazionali
Carraro: così saranno i Teatri nazionali Presentato a Taormina il disegno di legge del ministro dello Spettacolo Carraro: così saranno i Teatri nazionali TAORMINA — Gli attuali teatri stabili pubblici con alle spalle almeno 40 anni di ininterrotta attività diverranno *teatri nazionali»: per questo però dovranno dotarsi di una sala «di proprietà esclusivamente pubblica» di almeno 700 posti e dotata di spazi per le prove, centro studi, biblioteca, sala conferenze. E soprattutto dovranno avere «una gestione sana, sia per quanto concerne il pareggio del bilancio, che l'adempimento degli obblighi contrattuali con il personale artistico e tecnico». Tra i teatri nazionali un posto a parte avrà il teatro di Roma. E' uno dei punti qualificanti della proposta di legge di riforma del teatro di prosa che il ministro dello spettacolo Franco Carrara presenterà a settembre al Consiglio dei ministri, e'che egli stesso ha oggi pre¬ sentato in una affollata conferenza stampa all'hotel San Domenico di Taormina. «La riforma — ha detto Carraro — ha l'obiettivo di riequilibrare complessivamente l'intervento dello Stato e degli enti locali a sostegno del teatro di prosa, secondo il criterio della «chiarezza e trasparenza». Il problema che si è cercato di risolvere, quindi, è stato quello di eliminare l'attuale sovrapposizione disordinata degli interventi pubblici, coordinandoli a livello centrale. La speranza è quella di consolidare, per questa via, le strutture esistenti ed aprire spazi nuovi, anche in vista della piena integrazione europea del 1992. Tra l'altro è previsto, nell'ambito di una più generale intesa tra i dodici Paesi della Cee, la creazione in Italia (come in ciascuno degli altri) di un «Teatro d'Europa», in modo da mettere in piedi una sorta di sistema teatrale europeo». Il disegno di legge Carraro, che come ha precisato il ministro è aperto alle opinioni ed ai suggerimenti degli operatori dello spettacolo, distingue, sotto il profilo organizzativo ed operativo, le «Imprese di spettacolo di teatro e di prosa» dagli 'Enti di promozione teatrale». Le prime, in cui rientrano gli stabili pubblici e privati, sono quelle che svolgono con continuità attività di produzione, distribuzione ed esercizio teatrale. Pubbliche vengono definite quelle in cui l'intervento o la partecipazione societaria di ènti pubblici sia superiore o pari al 40%. ■ -(Agi)
Persone citate: Carraro, Franco Carrara
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