Notte di grandi vai per l'Arena

Notte di grandi voci per l'Arena Previsti diecimila spettatori per la serata dei 75 anni Notte di grandi voci per l'Arena VERONA—In duemuacin- j quecento arriveranno dal-' l'Ausria e dalla Germania per applaudire José Carreras e gli altri trenta bigs della lirica mondiale uniti in Arena per raccogliere fondi per la fondazione intemazionale per la lotta alla leucemia. Una gara di generosità che dall'altra parte, ma ugualmente partecipi e protagonisti, avrà gli oltre diecimila previsti in Arena per la serata di lunedì, ma anche tutti quelli che nel mondo, dal 22 agosto, acquisteranno il disco o il video che, insieme alla registrazione televisiva che sarà venduta in tutto il mondo, serviranno per portare i tanti mezzi finanziari che necessitano per la ricerca. Il supergala sarà anche l'occasione per festeggiare i 75 anni dell'Arena, sia pure anticipati di due giorni ri¬ spetto al, 10 agosto 1913 quando l'anfiteatro veronese si avviò a diventare il più grande teatro lirico all'aperto del mondo. Due motivi, dunque, per dire si. E i nomi dei protagonisti di una non stop che finirà all'alba (se ci saranno dei bis) sono appunto 30, comprendendo la chiusura di Carreras con una canzone napoletana: Aragall, Bruson, Caballé, Canonici, Carroll, Cotrubas, Dessi, Dlmitrova, Dworsky, Ellero D'Artegna, Furlanetto, Ohazarian, Oiaiotti, Kollò, La Scola, Marion, Merrit, Millo, Nucci, Obrastzova, Ordones, Pons, Raimondi, Ramey, Rawnsley, bealera, Taddei, Tritskaja, Zampieri. Mancherà Nesterenco per un improvviso impegno. Dei grandi non ci saranno Pava¬ rotti, in Irlanda, e Domingo (ma potrebbe arrivare con un executive alle 9 della sera) oltre alla Ricciarelli, all'estero. Karajan? Può darsi. Tutti, comunque, pronti a collaborare in un prossimo futuro. L'orchestra sarà quella sinfonica di Madrid, con direttori Carlo Frane! e José Collado. Presentatori Gabriele Lavia e Caroline Reiber. Il mondo della lirica, insomma, si stringerà intomo a Carreras per confermargli una doppia simpatia: per l'uomo e per la sua iniziativa umanitaria. Le grandi voci festeggiano l'Arena, quindi, dopo essersi messe in pochi giorni a disposizione dell'iniziativa umanitaria. E' proprio la carenza di tempo per la promozione che non permetterà di avere un anfiteatro esaurito anche se i prezzi sono decisamente bassi (80 mila per le poltro¬ nissime, 60 mila per le poltrone, 40 mila per le poltroncine e 15 mila per le gradinate), mentre la commozione è grande, da rendere l'Arena piccola rispetto all'avvenimento. Festeggiare l'Arena significa anche ricordare Aida, l'opera che il «guerriero» Carreras vorrebbe cantare (ma prima mette in programma un'arenlana Carmen) e che è la matrice del festival Le scene, invece, saranno quelle di , Turandot, per una questione di cambi di scena ma anche per una scelta televisiva. «Celeste Aida», comunque, ci sarà. Non saranno invece possibili i bis per permettere a Carreras di cantare in ora decente la sua attesa canzone napoletana. Ma potrebbero anche essere due. Franco Ruffo

Luoghi citati: Germania, Irlanda, Madrid, Verona