Pesante bilancio nove sindaci hanno sollecitato la dichiarazione di calamità naturale di Gianni Bisio
Pesante bilancio, nove sindaci hanno sollecitato la dichiarazione di calamità naturale Pesante bilancio, nove sindaci hanno sollecitato la dichiarazione di calamità naturale Allagati campi, scantinati, magazzini -1 vigili del fuoco (355 interventi) ancora al lavoro a due giorni dal nubifragio - Richieste di aiuti da 41 Comuni per danni a strade, ponti e acquedotti Chiedono la dichiarazione di «calamità naturale», e quindi una serie di provvidenze dallo Stato, i sindaci di nove dei Comuni più colpiti dal nubifragio che mercoledì notte ha investito una vasta zona della provincia di Torino. Sono Rivoli, Pianezza, Alpignano, Rlvalta, Caselette, San Gillio, Rosta, Villarbasse e Druento. Solo le strutture pubbliche hanno subito danni per oltre 10 miliardi «Afa gli allagamenti — hanno detto ieri gli amministratori confinali, riuniti a Rivoli—hanno colpito duramente anche il tessuto agricolo, industriale, artigianale e commerciale privato. Ci sono interi raccolti rovinati e il sistema irriguo da rifare. Decine di piccole fabbriche, di laboratori artigiani, di magazzini, sono finiti sotto metri di acqua limacciosa, il danno economico è enorme. Anche i privati hanno diritto a un aiuto dallo Stato». La richiesta di dichiarazione di «calamità naturale» è stata inviata al presidente della Regione e al ministro per la Protezione civile, al quale è stato chiesto un incontro urgente. In tutto sono 41 i Comuni da cui sono partite richieste di aiuto, per allagamenti, frane e crolli, durante il nubifragio di mercoledì notte: 13, avevano già segnalato ieri alla Regione danni a ope¬ re pubbliche (ponti, strade, acquedotti) con necessità di pronto intervento, ma altri si apprestano a farlo dopo aver completato gli accertamenti La viabilità provinciale ha subito danni per 250 milioni, n presidente della Regione, Beltrame ha inoltrato al ministro Lattanzio una prima richiesta di fondi: si dovranno aggiungere ai 5 miliardi chiesti il 13 luglio scorso per i danni dei nubifragi di aprile e maggio. n sindaco di Rivoli, Saitta, afferma che, solo nel suo Comune, i danni a strutture pubbliche ammontano a circa 5-6 miliardi: 'Sono scoppiate le fognature, saltati i tombini (ce ne sono 2 mila otturati), ci sono decine di voragini per le strade: abbiamo chiuso via Piave, strada Mongioia e strada Santa Maria. Grossi guai sono accaduti agli impianti sportivi. A Bruere e a Tetti Neirotti ci sono stati gravi danni all'agricoltura: il sistema irriguo è da rifare. E poi ci sono i danni, non quantificati, ai privati- officine, laboratori artigiani, magazzini sommersi dall'acqua». Per Cumiana, dove solo per fortuna il nubifragio non ha fatto vittime, la Regione ha stanziato 180 milioni come primo contributo. Sono ancora senz'acqua quattro borgate (la tubazione è da rifare), mentre l'ondata di piena provocata • iiiiiiiiiiiimiiinimiiiiiiiiiiiiiii dalle frane sul monte Brunello ha causato danni per quasi 350 milioni a ponti e strade comunali Anche i cani lupi italiani dell'allevamento di Mario Messi sono finiti a bagno: nelle gabbie fino a ieri sera c'erano ancora 10-15 centimetri di acqua. I vigili del fuoco, dopo la lunga notte di emergenza, hanno continuato ieri a lavorare per svuotare scantinati, magazzini, sotterranei, n comandante, ing. Minetti, ha fatto il punto dell'opera svolta: «Abbiamo già fatto 355 interventi, che hanno richiesto l'impiego di 265 uomini, di cui 90 volontari. Ciascun vigile ha lavorato in media 15 ore di seguito. E' stato interessato personale di 25 distaccamenti e sono state fatte affluire motopompe anche da Asti, Alessandria e Vercelli. Nella notte di mercoledì abbiamo utilizzato anche i due anfibi e i canotti». Ieri sera, per i prosciugamenti erano ancora al lavoro 22 squadre (9 di volontari), in totale 113 uomini: «Dovrebbero terminare entro 24 ore», ha spiegato l'ing. Minetti, ricordando che, anche nei momenti più difficili dell'emergenza, 3 squadre erano comunque disponibili per i servizi antincendio. Gianni Bisio IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIHHIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIII Acqua alta e disagi anche per l'allevamento di lupi italiani
Persone citate: Beltrame, Mario Messi, Minetti, Rosta, Saitta, Tetti Neirotti
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