Mille turisti in un cerchio di fuoco

In trappola a Merano un criminale nazista Anton Malloth, 76 anni, condannato a morte nel '48 In trappola a Merano un criminale nazista E' accusato di omicidio e maltrattamenti in campi di concentramento BOLZANO—Lo avevano atteso al varco più di una volta davanti alla sua abitazione nel centro di Merano al numero 30 di via Petrarca, ma era sempre riuscito ad ingannare gli investigatori e a sottrarsi alla cattura per i suoi trascorsi di criminale di guerra nazista Ieri, Anton Malloth, di 76 anni, ex maresciallo delle SS, condannato a morte in contumacia per omicidio e ripetuti maltrattamenti, è stato sorpreso mentre trascorreva tranquillamente la giornata accanto alla moglie. Quando i carabinieri gli hanno messo le manette, Malloth non ha avuto difficoltà ad ammettere che era stato più volte in Alto Adige trascorrendovi anche periodi prolungati pur essendo ricercato. Si manteneva lavorando saltuariamente presso contadini o in alberghi come uomo di fati¬ ca. La sua presenza a Merano dal 1972 in poi, quando era stato allontanato definitivamente dall'Italia, era stata segnalata più volte. Nato a Innsbruck nel 1912, Anton Malloth era vissuto dapprima a Scena, un paese a pochi chilometri dal centro turistico e quindi a Merano città. Aveva svolto il servizio militare per l'esercito italiano, dal quale però era uscito prima delle opzioni Nel 1939 infatti, quando i sudtirolesi si trovarono davanti alla necessità di scegliere se restare cittadini italiani e quindi rimanere in Alto Adige oppure trasferirsi in Germania, Malloth scelse la Germania e qualche mese dopo vestì la divisa della Wehrmacht. La sua carriera militare fu ricostruita in un processo tenutosi a Graz contro il vicecomandante del campo di concentramento di Theresienstadt, Stefani Arro- yko. Il Malloth ammise di essere stato nel campo di concentramento in qualità di sottufficiale del servizio di sicurezza dal marzo del '40 al maggio del '45. In qualità di maresciallo delle SS svolse il servizio anche nel carcere di Iitomerice, in Boemia Ed è a questo periodo che risalgono le accuse più gravi nei suoi confronti: il 24 settembre del 1948 il maresciallo nazista venne infatti condannato a morte in contumacia per l'omicidio di un prigioniero Nel dopoguerra, dopo aver riottenuto la cittadinanza italiana, la perse quando si seppe dei suoi precedenti. Dal nostro Paese fu allontanato due volte, nel 1965 e nel 1972, come ospite indesiderato. Era quindi ritornato cittadino tedesco e nel 1968 aveva ottenuto il passaporto del suo ' Giancarlo An saloni

Persone citate: Anton Malloth, Malloth

Luoghi citati: Bolzano, Germania, Innsbruck, Italia, Merano, Scena