Autori e critici difendono Biraghi

Autori e critici difendono Biraghi Ancora polemiche per «L'ultima tentazione di Cristo» Autori e critici difendono Biraghi VENEZIA — Ancora prese di posizione sulle polemica per la partecipazione del film L'ultima tentazione di Cristo di Scorsese alla prossima Mostra del Cinema di Venezia. A favore della decisione di Biraghi si sono pronunciati ieri (in un comunicato unitario) l'Associazione nazionale autori cinematografici (Anac), l'Associazione Cinema democratico e il Sindacata critici cinematografici (Scc). 'Noi cineasti e autori e critici cinematografici riteniamo che le valutazioni sulla Mostra del Cinema e sui singoli film debbano essere fatte durante la Mostra o a Mostra conclusa e comunque sempre nel rispetto della libertà di espressione di ognuno. Ciò che consideriamo in¬ qualificabile sono gli attacchi rabbiosi e aprioristici, i rigurgiti censori, addirittura lo sprezzo razzista di un autore come Zeffirelli». Più cauto il giudizio di Benediktos Nikitas, Archimandrita di Venezia, rappresentante cioè di quella stessa chiesa greco-ortodossa che ha scomunicato Kazantzakis, lo scrittore dal cui libro è tratto il film di Scorsese: 'Non sono al corrente della polemica, ma conosco bene le opere di Kazantzakis. Si tratta di un autore di altissimo valore letterario, anche se il contenuto dei suoi libri è considerato inaccettabile dalla chiesa greco ortodossa. In ogni caso, mi pare impossibile giudicare il film senza prima averlo visto». Ieri è intervenuto anche Emanuele Severino, filosofo, docente a Venezia,: 'Sono naturalmente contrario a qualsiasi atteggiamento censorio, rilevo come ci si trovi di fronte ad un tipico atteggiamento dei cattolici, che intendono tradurre in legge dello Stato una questione di carattere squisitamente etico religiosa». 'Una polemica anacronistica», cosi due autorevoli critici stranieri, Danielle Heyman di Le Monde e Victoria Mather del Daily Telegraph, definiscono il dibattito sulla scelta di Biraghi Dice la Heymann: 'Scorsese è un regista di grandissimo talento, mi sembra corretta la posizione di Portoghesi, secondo il quale bisogna lasciare che sia il pubblico a giudicare». r.s.

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