Scultori al lavoro in strada per il concorso di St-Vincent

Scultori al lavoro in strada per il concorso di St-Vincent La giuria ha deciso di ripristinare la vecchia e valida formula Scultori al lavoro in strada per il concorso di St-Vincent Quest'anno non poche discussioni nell'assegnare i premi - Vincitori a pari merito Joly e Gadin SAINT-VINCENT — Si è concluso in piazza Vittorio Veneto il sesto concorso regionale di scultura su legno e pietra oliare organizzato dall'assessorato regionale all'Industria, commercio, artigianato e trasporti. La giuria, formata da Franco Balan, Cristiano Nicoletta, Benonino Gerbere, Pier Francesco Grizi, Giuseppe De Fazio, Rino Cossard e Alfonso Nicoletta, è giunta alla stesura del verbale dopo aver superato alcune difficoltà nell'esami3 delle composizioni. •Si è ritenuto opportuno, innanzitutto, affrontare il problema della formula adottata nelle ultime due edizioni, i cui risultati non sembrano soddisfacenti. Dopo ampia discussione, è stato deliberato concordemente di ritornare allaformula precedente — dice il verbale — cfte prevedeva una competizione "estemporanea" (ese¬ guita sul posto e all'aperto). L'insieme dei premi, giudicato generoso se non eccessivo, dovrebbe essere diversamente articolato e soprattutto non vincolato a schemi rigidi prefissati, ma distribuito a discrezione della giuria con rapporto più stretto al valore dei risultati conseguiti». La giuria ha inoltre ritenuto opportuno tenere in considerazione la possibilità di preselezione, escludendo il principio di "meriti acquisiti» se non confermati in tempi recenti. Entrando nel merito del giudizio relativo alle opere dei ventisette partecipanti al sesto Concorso regionale di scultura e intaglio su legno e pietra, la giuria, mediando pareri diversi e lungamente sostenuti con valide, seppur discordanti motivazioni, ha raggiunto l'accordo a maggioranza sulla, seguente classifica. Primi a pari merito: Marco Joly, di Arnad, con il bassorilievo «Mon village», e Carlo Gadin, di Saint-Nicolas, con l'opera «n diavolo». A ciascuno di questi due artisti-artigiani sono stati consegnati 2 milioni e 250 mila lire. Terzo premio: Paolo Mognol, di Font-Saint-Martin, ha vinto il terzo premio con «La grolla» in pietra oliare (un milione e 800 mila lire). Quarto premio: a Giovanni Thoux, di Verrès, con «La sorcée» (un milione e 500 mila lire). Quinto premio: a Pier Giorgio Bertacco, di Challand-Saint-Victor, con l'opera «n presepio» (un milione e 300 mila lire). Sesto premio: a Morando Luciani, di Verrès, con «La colomba della pace» (un milione e 100 mila lire). Settimo premio: a Giulio Vuillermoz, di Valtoumenche, con la composizione «Gesù e la Maddalena» (900 mila lire). Ottavo premio: a pari merito per Franco Pinet, di Issogne, con «La solitudine»; Giuseppe Binel, di Donnas, con «La Crocifissione»; Franco Vuillermoz, diValtournenche, con «Ebbrezza dello sci» e «La frenata dell'aquila» (a ciascuno sono state consegnate 530 mila lire, la suddivisione dei premi dall'ottavo al decimo). La targa «Lorenzo Nicoletta», per ricordare lo scultore scomparso, è stata assegnata a Roberto Priod, di Aosta, per l'opera «Gesto»; la motivazione parla di "impegno dimostrato nell'affrontare nuove tematiche, anche se nettamente al di fuori del cammino tradizionale». r. d.