Insider alla Borsa di Tokyo indagine nel mondo politico

Insider alla Borsa di Tokyo indagine nel mondo politico Coinvolti collaboratori del primo ministro Takeshita Insider alla Borsa di Tokyo indagine nel mondo politico TOKYO — Politici, finanzieri, industriali. Nessuno sembra potersi sottrarre alla ventata moralizzatrice che sta investendo la Borsa di Tokyo. La brezza insidiosa dell'i?istder trading investe infatti in questi giorni il Kabuto-Cho, e minaccia di trasformarsi in tempesta. Ne va, oltre alla tradizionale immagine giapponese, della credibilità dei grandi traders nipponici proprio mentre Nomura, Nikko e gli altri giganti dell'intermediazione finanziaria stanno sbarcando in forze a Wall Street. Ma ecco i fatti. Nel 1984 ben 76 personaggi (tra cui figurano uomini politici di spicco e, in particolare, stretti collaboratori del primo ministro -Noboru Takeshita? hanno avuto modo di acquistare partite di titoli di una società immobiliare, la Beerai* Cosmos, a condizioni di favore e di trarre guadagni favolosi dalla rivendita delle azioni dopo la quotazione ufficiale. La lista dei 76, almeno per quanto se ne sa, non è stata ancora ufficialmente consegnata al ministero delle Finanze e si nutrono forti dubbi sulla possibilità che si pos¬ sa giungere a una forma di condanna esemplare. Ma il caso, comunque, è scoppiato. Da più parti si reclama che la prassi seguita dalla Recruit (e che pare comune) finisca. Ieri il direttore generale della sezione titoli delle Finanze, Masahiko Kadotani, ha dichiarato che «i recenti scandali nei quali sono rimasti coinvolti i politici giapponesi minacciano di danneggiare la fiducia degli investitori. Il ministero delle Finanze dovrà ristabilire la credibilità con misure legali e amministrative*. Sempre ieri, la direzione della Borsa di Tokyo, la principale piazza mondiale ove si concentra il 40% degli scambi azionari del mondo, ha ingiunto alle società di pubblicare il resoconto giornaliero degli scambi fuori listino dei propri titoli. Venerdì pomeriggio, poi, è stata imposta la sospensione del titolo Sankyo Seiki, primo fabbricante al mondo di juke-box. Sulle azioni della società, già al centro di un tentativo di scalata, si era scatenata una caccia all'acquisto di dimensioni sospette (sei volte il giro d'affari abituale). La ragione? A Bor¬ sa chiusa la Nippon Steel, il colosso siderurgico, ha annunciato l'acquisizione della consociata. Facile pensare all'ennesimo episodio di insider nonostante una risposta rapida (anche troppo) dei dirigenti della Nippon Steel. Gli yuppies di Tokyo, quindi, sono sotto tiro. Alla Nomura sono state elevate barriere informative tra i vari settori per evitare che gli intermediari di Borsa potessero sfruttare le notizie su acquisizioni e ristrutturazioni. Anche altri colossi finanziari stanno alzando barriere analoghe. Ma molti appaiono scettici. Non a caso i poteri delle autorità di governo della Borsa di Tokyo sono stati fino ad oggi molto modesti, al punto che il ministero delle Finanze è stato costretto a riconoscere l'assenza di regole legali definite. In vista, secondo l'autorevole Asahi Shimbun, il quotidiano che ha fatto scoppiare lo scandalo, ci sarebbero però riforme fiscali che imporrebbero una forte tassazione delle plusvalenze (il 25% sui guadagni) ricavate dalla compravendita di azioni prima della quotazio ne ufficiale.

Persone citate: Masahiko Kadotani, Noboru Takeshita, Nomura, Takeshita

Luoghi citati: Tokyo