Un giallo nel convento dell'Osservanza

Un giallo nel convento dell'Osservanza Siena, i proprietari americani vogliono venderlo, ma non si sa a chi Un giallo nel convento dell'Osservanza SIENA — «Giallo» a Radicondoli, una delle più belle rocche medioevali della provincia, per un convento ed una chiesa: il disinteresse per la chiesa del Fondo per il culto e della Curia arcivescovile e l'incapacità degli attuali proprietari del monastero a provvedere al suo restauro, rischiano di provocare l'irrimediabile perdita di questo importante complesso architettonico. A complicare ancor più la vicenda, una «fuga di notizie», che sembra essersi rivelata infondata, della già avvenuta vendita del convento al Comune: notizia che avrebbe,finito per far saltare la contrattazione già in corso per la vendita del monastero. Il convento francescano, conosciuto come Monastero dell'Osservanza, secondo le fonti disponibili, sarebbe stato edificato nel 1493 da fra Piero da Siena. Della chiesa annessa sul lato sinistro del convento sappiamo solo che fu consacrata nel 1589 da mons. Guido Serguidi, vescovo di Volterra. La chiesa, costruita in pietra, presenta nella facciata un portico formato da una sequenza di tre archi a tutto sesto su pilastri in mattoni. Internamente, con un'unica navata, la chiesa propone i caratteri tipici della tradizione settecentesca, risultato probabilmente di una ristrutturazione della quale comunque non esiste nessuna documentazione. Il convento, di struttura esterna assai semplice, è a pianta «francescana» e si sviluppa intorno ad un chiostro. E' questa la parte più importante della costruzione ed infatti ad essa sono state dedicate le maggiori cure nell'esecuzione. Cosi risulta un insieme molto equilibrato: dai bellissimi archi policentrici in mattoni del soffitto al primo piano, ai lunghi corridoi interni che si snodano intorno al chiostro, ricoperti con volte a botte, agli angoli con volte a crociera che si ripetono a distanze alternate di due metri. Nel 1867, con la legge di soppressione di alcune corporazioni religiose, il monastero fu rilevato dal Fondo per il culto. La chiesa passò invece al Comune, con l'impegno comunque di quest'ultimo di consentire ai Frati Minori della Provincia di San Bonaventura, ospiti del convento, di proseguire i loro offici reli¬ giosi nella chiesa adibita a succursale della parrocchia. Nel 1923, il Comune, disinteressato al restauro della chiesa, decise dì cederla al Fondo per il culto. Ma il passaggio, o meglio il lungo declino di competenze, non era ancora finito. Nel 1985, difatti, il ministero dell'Interno chiese alla Soprintendenza dei Monumenti di Siena di provvedere al restauro Quanto al monastero, con l'abbandono dei Frati Minori della Provincia di San Bonaventura, il Fondo per il culto, negli Anni Sessanta, decise di.venderlo a privati. Il monastero fu acquistato da Lorenz Ka-' lom, un americano appassionato d'arte, che investì nel suo restauro notevoli risorse. Alla morte di Lorenz Kalom, il convento fu ereditato dai suoi due figli: Timothy Mitchell Kalom e Kimberly Kalom che, per incapacità finanziarie o mancanza d'interesse, hanno deciso di vendere il convento. «Le trattative — osserva il loro avvocato, Andrea Mori—avevano già raggiunto un buon esito quando, nelle scorse settimane, durante una conferenza stampa di presentazio¬ ne di Radicondoli '88, una rassegna di arte, poesia e danza, è stala erroneamente diffusa la notizia della già avvenuta vendita del monastero e del suo acquisto da parte del Comune di Radicondoli, con l'intervento dell'Accademia musicale chigiana, interessata all'organizzazione nel monastero di concerti e di altre manifestazioni. Questa notizia, riportata anche dalle reti nazionali televisive, ha danneggiato i miei clienti causando la sospensione delle trattative di compravendita. Il sindaco mi ha fatto pervenire .una lettera, negando qualsiasi suo riferimento durante la conferenza stampa all'acquisto da parte del Comune ma, comunque, ci riserviamo di ascoltare la registrazione della conferenza stampa per poter adottare eventuali provvedimenti Le accuse non sembrano comunque essere sollevate solo da privati: la vendita del monastero, se bene demaniale di interesse storico e artistico, avrebbe difatti richiesto l'autorizzazione non solo dalla prefettura, ma anche dalla Soprintendenza ai Monumenti. Antonella Leoncini

Persone citate: Andrea Mori, Antonella Leoncini, Guido Serguidi, Kimberly Kalom, Lorenz Ka-', Lorenz Kalom, Timothy Mitchell Kalom

Luoghi citati: Comune Di Radicondoli, Radicondoli, Siena, Volterra