Un anno di televisione in piccoli assaggi

Un anno di televisione in piccoli assaggi Su Raiuno «Cucina Gambarotta», ideato e condotto dai regista torinese Un anno di televisione in piccoli assaggi QUASI un omaggio: il primo pezzo di repertorio trasmesso è stato la sigla di -Marisa La NuiU. «Dopo di lei, io: è la decadenza dei tempi» ha esordito Bruno Gambarotta tra pentole e fornelli nella trasmissione che lo vede autore e conduttore, «Cucina Gambarotta: tredici inviti a cena per golosi di televisione» registrata negli studi della Rai di Torino e in onda il mercoledì alle 22 su Raiuno. Poi ha continuato: «In fondo Tanno scorso Marisa Lauri to faceva la stessa cosa che faccio io adesso: riproporre spezzoni di programmi». Ma se allora c'erano la diretta, le telefonate, le richieste dei telespettatori per questo o quel brano da rivedere, nella cucina Gambarotta il menù è già pronto, gli assaggi televisivi già scelti. Passerà, selezionato da Simona Barri, U meglio della prima rete dal giugno '87 al giugno '88. In regia, Fulvio Richetto, impianto scenico, Angelo Cucchi. Quanto alla novità, è un'idea di Bruno Gambarotta: presentarsi nei panni di. cuoco-conduttore, una ricetta per puntata, miscele e dosi tra uno spezzone di repertorio e l'altro. «Sono convinto che in televisione ci sì debba presentare come si è realmente, senza pretese, con profilo basso. Ecco, io sono un goloso per natura, di libri, cibi, bevande, sapere, ho orrore del vuoto; naturale che abbia scelto di fare il goloso di tv. La metafora della cucina è perfetta: sfornò pezzi del piccolo schermo e, come dilettante, preparo piatti freddi da scapolo con moglie e figli in vacanza*. Si registra In uno spazio di quattro metri per quattro, un angolo preso in prestito dallo studio da cui va ih onda il Tg3 Piemonte: «La scelta di faie solo piatti freddi è stata obbligatoria. Rischiavo di bruciarmi in trasmissione e di fare condurre il telegiornale tra fumi e soffrìtti». Nella cucina funzionante, quindi, l'enorme tabulato dell'ultima programmazione di Rai 1: la scelta non è caduta sulle trasmissioni più viste o su quelle segnalate dalla critica. E' .stato realizzato invece una specie di sondaggio chiamando in causa i vari responsabili dei programmi maggiori come Domenica In, Fantastico e invitandoli a scegliere i pezzi che ritenevano migliori. Sono stati scartati i servizi giornalistici, mentre hanno trovato spazio i programmi a metà strada tra lo spettacolo e l'informazione, per esempio Dossier o II Caso. Inseriti anche spezzoni di programmi «sfortunati» perché messi in onda a tarda ora come «Mito Calloso. Sempre commentati dal cuoco Gambarotta passeranno inoltre pezzi dal Don Giovanni, l'intervento polemico contro la musica straniera di Beassimo Ranieri al Processo al Festival di Sanremo, stralci da Caneonissime, dèlia Goggi, da Fàntasttcotto, da Parola mia, da Effetto Nuvolari di Trapani e poi musica e canzoni rock. «Mi piace la libertà che dà il piccolo programma. Cosa mi aspetto? Che passi inosservato, è sbagliato esibirlo come una conquista, in fondò è solo un bricolage». Intanto l'ex aiutante di Celentano e il prossimo conduttore di «Lascia- o raddoppia?* ha fatto centro: per la prima puntata, due milioni di ascoltatori. In chiusura «Cucina Gambarotta» riserva quindi un'ulteriore trovata: la «donna delle pulizie», l'attrice Patrizia Terreno, laureata in lettere classiche: il suo intervento introduce la parodia ai critici televisivi «Tiriamo in ballo, sempre con ironia, Buzzolan e Placido, Alberoni, Ceronetti, ma anche Bocca, Montanelli». E tra i piatti suggeriti dallo chef? Datteri ripieni, melone al porto,-insalata al curry, sangria, ma anche dòsi sbagliate e qualche appello: «Non fate mai questo piatto». Claudia Ferrerò;

Luoghi citati: Piemonte, Sanremo, Torino