La T-shirt di Cabrini il bello

La T-shirt di Cabrini il bello La T-shirt di Cabrini il bello PUÒ' una T-shirt essere trasgressiva? Ci prova la nuovissima linee di magliette «Viale Impero». Niente di stravolgente, almeno nei tagli, classici a girocollo e a lupetto, o nelle stampe riportate sul davanti: cartoline, francobolli, manifesti in epoca Anni Venti e Trenta. La trasgressione sta altrove. Precisamente nella volontà di infrangere il canone dell'eleganza proprio là dove l'abito da cerimonia è padrone. Ecco allora lo stilista Paul Mistretta, francese italianizzato con laboratorio a Torino, mentre immagina le sue .creature» che Invadono con Irriverenza divertita battesimi, cresime, matrimoni. Il risultato sono magliette unisex per giovani ironici e spavaldi, meglio se indossate di una taglia superiore alla propria e meglio ancora se con il preciso intento di sdrammatizzare la recente ondata modaiola. Antonio Cabrini non se l'è fatte sfuggire: il fuoriclasse juventino è stato il primo ad indossarle dopo averne comprato una dozzina direttamente dall'azienda che le produce, ^Azzurro Cielo» a Casalbuttano, Cremona, dove il Bell'Antonio è nato. I colori base di «Viale Impero» — verde, prugna, rosa e gli immancabili bianco e nero — hanno un unico scopo: mettere in risalto le stampe frontali. C'è l'orologio da taschino che Paul Mistretta ama raffigurare sul capo base di ogni sua nuova collezione, un distintivo simbolo del tempo a venire che si porta dietro da quando sedicenne (oggi ne ha 34) disegnò la sua prima linea di jeans, l'.Uchà La Mad» per le boutique della Costa Azzurra. C'è poi la cartolina Ingiallita siglata .•Capri 1937» e ci sono i «ricordi» sportivi. Dal manifesto d'epoca del Campionato Italiano di lotta libera al francobollo sul giavellotto stampato per 1 Giochi del '56 a Melbourne alla foto di gruppo degli atleti italiani all'Olimpiade di Los Angeles, 1932. L' quindi immancabile: ci si porta addosso un certo richiamo alla Gioventù Italiana del Littorio, all'Opera Nazionale Balilla, al regime. Mistretta sostiene che la scelta storica non va interpretata come un fatto politico: è il piacere di riscoprire un'epoca che dal punto di vista estetico può offrire molto. C'è poi il ricorrente tema sportivo, forse un modo per attendere Seul, sicuramente un'anticipazione della prossima collezione invernale: felpe e magliette a tema unico, le Olimpiadi del '36. Claudia Ferrerò ri l 7\ \V;l \ f -I

Persone citate: Antonio Cabrini, Cabrini, Paul Mistretta

Luoghi citati: Capri, Cremona, Los Angeles, Melbourne, Torino