Il perfetto segnale inventato da Lavinthal

Il perfetto segnale inventato da Lavinthal Il perfetto segnale inventato da Lavinthal FU nel 1925 che Harold Stirling Vanderbilt, dopo molti anni di pratica dell'auction-bridge, ebbe la geniale idea di modificarne radicalmente il punteggio inventando cosi il moderno bridge-contratto. Ebbe inizio un processo di affinamento dei sistemi licitativi, tuttora sostanzialmente in atto, anche se al giorno d'oggi molti giocatori si preoccupano non tanto di fare del loro meglio per cercare di raggiungere il contratto perfetto quanto di mettere i bastoni fra le ruote agli avversari. Ma se nel settore della licitazione si sono fatti indubbiamente considerevoli progressi, è lecito dubitare che per quanto attiene al gioco propriamente detto i padri fondatori avessero qualcosa da invidiare ai loro lontani eredi. In particolare per quanto attiene alle segnalazioni difensive sono fermamente convinto che non ne sia stata inventata qualcuna più valida del segnale di preferenza ideato da Hy Lavinthal nel 1933. L'idea originale di Lavinthal fu di impiegare il segnale di preferenza in due sole situazioni: quando è del tutto evidente che non può esserci interesse a proseguire nel seme di attacco e quando, sapendo per certo che il compagno taglia un determinato seme, si intende indicargli (con il rango della carta assoggettata al taglio) il colore di ripresa o comunque quello da giocare alla presa successiva. L'adozione dello scarto dispari con significato incoraggiante ha consentito di ampliare considerevolmente le situazioni del primo gruppo e lo dimostra molto bene la smazzata seguente, giocata dal vostro cronista e dalla sua compagna Monica Ciompi in occasione del campionato italiano a squadre miste. Eravamo N-S e se fossimo riusciti ad aggiudicarci il contratto di 4 picche l'avremmo mantenuto facilmente. Ma Ovest apri di 1 s. a. e. dopo il mio passo. Est ci chiuse la bocca saltando a 4 cuori. Monica attaccò con l'asso di picche e quando vide il mio quattro (la pari più piccola in circolazione) stabili che per chiedere cosi perentoriamente il ritorno a fiori dovevo essere chicane. La sua accurata prosecuzione fu il due di fiori e. dopo il taglio, non ebbi dubbi sul ritorno a quadri che mi consenti di farne un altro. Mentre dunque la prima mossa a fiori fu la conseguenza dell'estensione della regola di Lavinthal. non ebbi che da applicarla alla lettera per giocare tranquillamente quadri. Avrete certamente osservato che era facile sbagliare: sapevo che la mia compagna aveva il re di picche e il sospetto che il dieci fornito dal dichiarante sull'asso fosse una carta falsa era di rigore. Camillo Pabis-Ticci * QJ6543 7 J54 <> J742 * - • 97 N • 10 0 KI06 0] |F 0 AQ9832 0 K109 u| I11 0 Q63 * AKQ103 S * J87 * AK82 9 7 <> A85 * 96542

Persone citate: Camillo Pabis-ticci, Harold Stirling Vanderbilt, Lavinthal, Monica Ciompi