Che bei cataloghi: li metto in mostra

Che bei cataloghi: li metto in mostra In una rassegna a Viareggio tutti i libri nati dalle manifestazioni artistiche degli Anni 80 Che bei cataloghi: li metto in mostra VIAREGGIO — Una mostra, un'asta, una tavola rotonda, un singolare libro: protagonista il catalogo d'arte. Nel padiglione allestito sul lungomare in piazza Puccini, per la manifestazione Arteoggi, organizzata dall'intraprendente libraia Graziella Pasquinucci, tremila cataloghi di generi si allineano su lunghi tavoli (sino al 10 luglio; dal 5 al 10 ottobre saranno esposti alla Fiera del libro a Francoforte): design, arti decorative, architettura, fotografia, gioielli, ceramica, archeologia, arte antica, moderna e contemporanea. Volumi editi in tutto il mondo dall'inizio del secolo ad oggi, alcuni rarissimi reperiti con difficoltà come «Il ritratto italiano» (Firenze, 1911) o l'.Esposizione di belle arti» (Genova, 1914). Famosi come -Vienna 1880-1938» (Centre Pompidou, 1986), venduto in 100 mila copie. Meno noti ma importanti come il massiccio .Principato dei Baciocchi» (Lucca, 1984). Recentissimi come la «Scuola romana» (Milano. 1988) o la serie delle rassegne di Van Gogh. Già storici come «Città di Venezia. Settecento italiano. (Venezia. 1929), .La pittura italiana del '600 e '700» (Firenze, 1922) o quella napoletana dal '600 all'800 (Napoli. 1938). Attraenti, appetitosi, i cataloghi si presentano con formato vario e taglio diverso, dal monografico allo storico all'iconografico. Curiosi, arrivano a toccare interessi minuti come ricami e merletti, monete, miniature, costumi. Un panorama articolato delle vicende artistiche del mondo. -Tanti pezzi di mosaico che messi insieme si completano e danno un'immagine artistica dei singoli paesi. Documenti storici che s'intrecciano e ricreano interi tessuti- spiega Eugenio Battisti dell'Università di Roma. Il catalogo, si dice adesso, non è solo un libro legato ad una mostra, ma una testimonianza autonoma, capillare, di realtà sconosciute, mai più raggiungibili. Un nuovo inventario dei beni culturali, che in Italia manca. Un libro che, per approfondimenti critici e tematici diversi, sostituisce e supera la monografia ed offre con saggi, schede, regesti, molte possibilità di lettura e di consultazioni. Uno strumento moderno, capace di muovere, con la mostra, un grosso mercato di sponsorizzazioni pubbliche e private, come nota Carlo Bertelli dell'Università di Losanna. Anche se con qualche difetto — spesso troppo enfatico quando si tratta di critica contemporanea, a volte oscuro nel linguaggio, affrettato o paradossalmente troppo svincolato dalla mostra — il catalogo appare ricercato. Sta forse diventando, anche lui, un raffinato oggetto da collezione? Per verificarlo, un'insolita e divertente asta, introdotta dal giornalista televisivo Andrea Bagnasco e condotta da un abile rappresentante della Finarte. Duecento cataloghi rari sono stati messi in vendita. Solo pochi specialisti hanno comprato, qualcuno anche decine di volumi, sotto occhi affascinati e attenti. Il prezzo più alto: 1.300.000 lire per il «Castello Monselice, raccolta di antichi libri veneziani Illustrati. (Bodoni. Verona, 1941), un libro raro, stimato 1.600.000 lire ed acquistato da due misteriosi signori. Il più basso, 5000 lire (.Un regalo») per la mostra -Pittori dell'800 e del 900. (Cuneo. 1985), finito nella borsa di un critico d'arte e per .Aspetti della grafica europea. (Venezia. 1971) preso al volo da una studentessa. Centomila lire la cifra pagata per lo splendido catalogo di una mostra londinese del 1934, 80.000 lire per il prezioso «Pittura ferrarese del Rinascimento» (Ferrara. 1933), 60.000 lire per il .Carracci. (Bologna, 1956). Soltanto 25.000 lire per «Tiziano. (Venezia, 1935) e per .Hayez. (Milano, 1934). • Prezzi ridotti all'osso- diceva il battitore con un sorriso allettante, scandendo le cifre. -Ma la prossima volta saranno più alti, approfittatene-. Nell'elenco fornito al pubblico figuravano cataloghi anche da 700800 mila lire, come i due volumi del «Mobile veneziano del '700. (Milano, 1958) o «Le lacche veneziane settecentesche. (Milano, 1967). • Purtroppo — spiegava Battisti — questi importanti libri si perdono, non si trovano nelle biblioteche universitarie né nelle librerie. Se non si comprano in mostra, non si rintracciano più e bisogna cercarli dall'antiquario. Sono destinati a fare la fine delle pubblicazioni bancarie, belle, utili, ma introvabili-. Ed ecco un'altra idea brillante della signora Pasquinucci: catalogare i cataloghi, per poterli ritrovare. E' nato cosi il primo catalogo dei cataloghi, dal titolo .Arte oggi - I cataloghi delle mostre 1983-1988. (Ed. Pacini), freschissimo di stampa, realizzato da un gruppo di studiosi diretto dallo stesso Battisti. Questo supercatalogo, in fase di sperimentazione, raccoglie quasi 2500 schede bibliografiche relative ai cataloghi delle mostre tenute in Italia dal 1983 al primo trimestre '88. un soggettarlo di 40 voci, un indice analitico e 3 brevi saggi introduttivi. Le schede sono il risultato di una ricerca condotta presso il Kunsthistorisches Institut di Firenze, una delle maggiori biblioteche di storia dell'arte: 2000 titoli, cui se ne sono aggiunti altri 500 ricavati da enti locali e soprintendenze. «£' un buon punto di partenza —ammettono soddisfatti i curatori —. Esiste finalmente uno strumento con cui documentare, la quantità e la qualità delle mostre e dei cataloghi prodotti in Italia-. Emergono già alcune linee di tendenza nelle scelte fatte: domina l'arte contemporanea, soprattutto quella delle avanguardie. Largo spazio al Cinquecento, poi il Settecento e il Quattrocento. Minore, ma cospicua, la produzione di mostre e cataloghi di architettura e urbanistica. Prevale il taglio monografico. C'è però ancora molto da fare, aggiungono: le voci devono essere completate con la consultazione di altre biblioteche specializzate, le schede fornire più dati, l'indice deve essere reso più agibile, certe situazioni dell'Italia Meridionale e della Sardegna esaminate più a fondo. Ma intanto il primo passo è fatto. Maurizia Tazartes Man Ray; «1* violon d'ingres»