Gardner terna in lizza Lawson è solo decimo

Gardner terna in lizza Lawson è solo decimo MOTO Il G.P. di Jugoslavia riapre la lotta nella 500 Gardner terna in lizza Lawson è solo decimo Successo dell'australiano - Mamola quarto con la Cagiva di FEDERICO URBAN GROBNIK — Chi temeva che il motomondiale si potesse spegnere è stato clamorosamente smentito dal Gran Premio di Jugoslavia, questo almeno per i principali motivi di interesse della classe 500 che invece esce rivitalizzata dalla decima puntata del campionato iridato. La gara delle «mezzolitro», con la vittoria di Wayne Gardner su Honda, davanti a Sarron con la Yamaha, con Lawson costretto ad una difesa eroica del decimo posto a causa dei dolori alla spalla infortunata nelle prove, ha fatto segnare un'inversione di tendenza nella corsa al titolo. Ora non è più un'impresa impossibile per Gardner difendere il mondiale: con una sua vittoria e un ritiro per Lawson. si ripartirebbe a pari punti e mancano sei prove Dal punto di vista dei colori italiani, il bilancio di questa trasferta in terra jugoslava ha un sapore abbastanza amaro, con il solo Ezio Gianola sul podio della 125 con un ennesimo secondo posto alle spalle dello spagnolo Martinez. La lotta per il titolo appare ormai senza storia. Martinez è un vero campione, ma la sua Derbi ha una marcia in più rispetto alla Honda di Gianola e degli altri. Lo spagno¬ lo ha vinto ieri due gare e un titolo mondiale, quello della 80. nonostante fosse vistosamente acciaccato per una caduta in chiusura di prove. Ritirati anche Catalano e Grassetti mentre erano alle spalle dei primi, i colori italiani hanno avuto in questa classe come valido paladino anche il bolognese Brigaglia con l'artigianale Gazzaniga. giunto quarto. Ma non sarebbero bastati questi spunti pur positivi da soli ad accendere il tifo com'è invece accaduto per il quarto posto nella 500 di Mamola e della sua Cagiva. Non c'è niente da fare, il più amato dagli italiani e non solo da loro, cucine a parte, è proprio lui. Randy Mamola. Aveva inizialo anni fa la sua avventura mondiale trasferendosi a Rimini per correre nella squadra Bimota nella 250 e poi era decollato per correre con tutte le marche giapponesi nella 500. E' tornato quest'inverno in Italia e ha trovato la Cagiva abbracciando una delle più appassionami scommesse che il motociclismo sta vivendo da qualche tempo. Prima le speranze, poi le delusioni e ora l'entusiasmo dei piazzamenti. Quindici giorni or sono, in Belgio, dove qualcuno aveva sbrigativamente attribuito il merito alle sue qualità acquatiche, con il suo terzo posto mentre pioveva, ed ora un quarto posto conquistato sull'asciutto sfoderando tutto il repertorio che ha reso popolare ed amato il lentiggmoso ex ragazzo prodigio, non solo in Italia. Urlando e gesticolando, com'è nel suo stile, appena sceso dalla moto ha detto: •■Con questo quarto posto ho diìtiostrato a tutti che il risultalo di Spa non è stato fortunoso. Il nuovo motore della Cagiva ha funzionato alla perfezione. Ho avuto qualche problema con la gomma posteriore mentre quella anteriore si è dimostrata inolio valida».. Nella 250 un altro episodio apparentemente marginale è stato accolto come un mezzo trionfo. Loris Reggiani ha visto per la terza volta in questa stagione la bandiera a scacchi giungendo settimo nella gara vinta da Pons su Honda, davanti a Garriga su Honda. Meglio di Reggiani ha latto Cadalora. quinto. E' andata male, invece, a! campione del mondo Mang. fratturatosi una clavicola in una caduta. Al vertice di questa classe, quindi, tensioj ne tutta spagnola, con Pons I al comando della classifica 1 per quattro lunghezze su I Garriga.

Luoghi citati: Belgio, Italia, Jugoslavia, Rimini