In funzione a Milano teletono anti razzista

In funzione a Milano telefono anti razzista In funzione a Milano telefono anti razzista Due volte la settimana chiunque potrà segnalare episodi di intolleranza verso i 60-70 mila immigrati nel capoluogo lombardo MILANO — Un telefono, un giornale murale, una rassegna — «Milano chiama i popoli del mondo. — destinata a durare 10 giorni: ecco le nuove iniziative dei milanesi anti-razzisti, che sono la stragrande maggioranza. Il capoluogo lombardo (1 milione e mezzo di abitanti) è la città che ha il più alto numero di immigrati stranieri, 60 70 mila. A partire da oggi, ogni lunedi e ogni mercoledì, dalle 17 alle 19.30. chiunque voglia segnalare episodi di impronta razzista potrà chiamare il 43.90.672: olire che per eventuali denunce, questo servizio proporrà chiarimenti, spiegazioni, analisi, informazioni su fatti del genere e sulle ragioni per cui accadono. Ragioni che — secondo la neocostituita associazione «Diversi ma insieme» alla quale fa capo l'iniziativa — vanno individuate in problemi di origine sociale, cioè nel rapporto fra lavoratori e posti di lavoro disponibili. Affermano i promotori del telefono antirazzista che i motivi per cui una massa sempre maggiore di lavoratori del cosiddetto Terzo Mondo decide l'emigrazione è lo stato di continua spoliazione in cui i loro Paesi sono tenuti. Perciò, continuano i promotori del nuovo servizio, le manifestazioni di solidarietà e di alleanza non possono prescindere dalla consapevolezza delle disuguaglianze prodotte dal nostro stesso sistema sociale. Ancora nella serata di oggi, alle colonne di San Lorenzo, debutto della rassegna ..Milano chiama i popoli del mondo». Gruppi e artisti provengono dall'Africa settentrionale e centro/orientale. dall'Asia e dall'America Latina: in pratica le terre dalle quali proviene la gran parte degli stranieri ospiti nella città. -L'intento è di superare il folklore — spiega l'assessore alla Cultura e spettacolo Luigi Corbani — sostituendolo con un'attenzione reale a persone e popoli lontani da noi. D'altra parte, I ormai la realtà è che Milano sta diventando una città multirazziale: dunque bisogna favorire la conoscenza reciproca, i processi di integrazione, la crescita del rispetto-. Primo spettacolo, quello dell'Orchestra Arabo-Andalusa di Tetouan (Marocco), con una rassegna di musiche popolari. Seguirà, il 21, un concerto di Francis Bebey. del Cameroun. dedicato interamente alle composizioni per chitarra e per «sanza» (una specie di pianoforte portatile). Il 24, esibizione del complesso senegalese diretto da Doudou N'Diaye Rose e composto di 30 percussionisti. Culmine degli appuntamenti musicali il 28 luglio, con una serata animata dal balletto folkloristico tunisino, dal polistrumentista vietnamita Tran Quanh Hai e dai canti e suoni dei «Boliva Manta-, musicisti che usano soltanto strumenti costruiti artigianalmente da indigeni sudamericani. Intanto, da stasera al 28. il cinema de Amicis presenterà una rassegna di films cinesi, arabi e argentini, tutti doppiati, per la prima volta in Europa, in italiano, cioè in lingua non originale. Nel medesimo periodo, il teatro San Lorenzo ospiterà una mostra su «La creatività e il gioco del bambino africano». Ornella Rota

Persone citate: Amicis, Doudou N'diaye Rose, Francis Bebey, Luigi Corbani, Ornella Rota

Luoghi citati: America Latina, Asia, Europa, Marocco, Milano