Gli Abbagnale pronti per Seul

Gli Abbagnale pronti per Seul CANOTTAGGIO A Lucerna Gli Abbagnale pronti per Seul Straordinario successo delI'«otto» di BRUNO MARCHESI LUCERNA — I fratelli Abbagnale, che fortunatamente per il canottaggio azzurro non perdono mai il bellissimo vizio di vincere sempre e dovunque, hanno regolato il conto con la DDR e l'Unione Sovietica dopo appena mille metri di gara. Gli altri mille metri li hanno conclusi quasi in «souplesse., controllando attentamente gli avversari, tanto che non si sono curati nemmeno di battere il record del Rot-see che. guarda caso, detengono proprio loro. In questa scontata conferma del più grande equipaggio azzurro degli ultimi anni, si aggiunge quell'altra — egualmente scontata —'della loro designazione quale primo equipaggio azzurro ufficiale per i Giochi Olimpici di Seul. Per gli altri armi di casa bisognerà attendere ancora un po'. Da Lucerna, nome derivato probabilmente da un vecchio faro che illuminava i viandanti che passavano in questa cittadina medievale — altre luci, di natura tecnica, dovrebbero avere illuminato positivamente l'arguto tecnico norvegese del remo azzurro, Thor Nilson. Nel •doppio, i giovani Fusaro e Jagodnlch. sorprendenti matricole del club Italia hanno offerto una prestazione eccezionale finendo terzi in finale dietro l'Unione Sovietica e la DDR. Ecco quindi che pronosticarli come sicuri partenti per Seul è qualcosa di più di un'ipotesi, come ha sottolineato lo stesso presidente della federazione italiana canottaggio, Romanini. L'enigma del .4 di coppia» si è sciolto ieri definitivamente sulle acque del Rot-see. Il «misto, federale ha avuto partita vinta su quello dei C.N. Stabia, armo guidato dal più piccolo dei fratelli Abbagnale. Agostino. Il capovoga del quadruplo creato a Piediluco, il giovane siciliano Giovanni Calabrese, ex stella mondiale dei Pesi Leggeri, ha letteralmente trascinato ì suoi compagni di cordata Tizzano, Farina e Poli. Un terzo posto che probabilmente potrebbe valergli il passaporto per Seul. Bravissimi, anche se non sono riusciti ad entrare in zona medaglia, il 2 senza ed il 4 senza azzurri. I due allievi di Giuseppe Moioli. il grande capovoga olimpionico e più volte campione d'Europa con il leggendario 4 senza della Moto Guzzi, ce l'hanno messa tutta davvero finendo al quarto posto. Per i due operai di Mandello del Lario che sono riusciti comunque a riportare in auge il glorioso sodalizio lariano, Seul, adesso, potrebbe apparire lontana, almeno In questa barca anche se l'ultima parola spetterà a Nilsen. Stesso discorso per 11 4 senza del Posillipo protagonista di una gara esaltante degna di una finale olimpica. Tra i Pesi Leggeri, oramai da anni monopolizzati dal vogatori azzurri, autoritaria conferma dell'otto campione del Mondo uscente e medaglia di bronzo per il 4 senza. Il «veterano» di mille battaglie ed ex collezionista di titoli iridati Ruggero Verroca, ha mostrato i segni della sua lunga ed onorata milizia finendo malinconicamente al sesto ed ultimo posto. Molto meglio di lui ha fatto la sua omologa in gonnella, Francesca Bentivoglio. bravissima seconda in una finale di livello mondiale.

Luoghi citati: Ddr, Europa, Italia, Lucerna, Mandello Del Lario, Posillipo, Unione Sovietica