Sabina tra vizi e vezzi di Gian Luca Favetto

Sabina tra vizi e vezzi Sabina tra vizi e vezzi La Cozzanti alle prese con cinque macchiette per «II tempo restrìnge» Va molto d'estate il cabaret nei festival di un certo impegno. Fa colore e semina sorrisi. Assolve un po' alla funzione della punteggiatura in una pagina ben scritta. Dà tono promettendo divertimento. Cosi anche Asti Teatro ha allestito la sua rassegna di cabaret in uno spazio ligneo prospicente il Palazzo del Collegio. Quattro serate, sei spettacolini. Dalle 11 di sera in avanti. Sabato è toccato a Sabina Guzzanti inaugurare l'iniziativa. Cosi come gli americani del Nightletter Theatre fino a pochi minuti prima avevano esplorato mente e coscienza umane, lei con il suo II tempo restringe, scritto in collaborazione con il fratello Corrado, esplora divertendosi vizi, vezzi, debolezze e insulsaggini di certi tipi umani. Con l'aiuto di Silvia Del Guercio per i cambio scena presenta cinque personaggi, cinque macchiette di diseguale forza: una cantante, una suora, una disc-jockey, una cartomante e una psicologa a far da 'ilo conduttore. Infila une dietro l'altro monologhi a tema fio satira e parodia, non senza la volontà di mettere affettuosamente alla berlina i caratteri che cesella. In coda, Maurizio Milani (pseudonimo di Carlo Barcellesi, 27 anni da Codogno) detta il suo monologo senza titolo, divertente, con una emozionalità che rievoca la figura del compianto Nick Novecento: sono storie da bar. le sue, avventure di paese, importantissimi fatti di nulla importanza che segnano le vite di chi abita in tutte le Codogno d'Italia. Ieri sera, sempre alle 23, si sono avvicendati Stefano Nosei e Pongo. Il primo, rodato come tanti dalle serate nei mitici locali milanesi «Derby, e «Zelig». ha confezionato uno spettacolo molto divertente e allusivo che ironizza sul mondo della pubblicità sulla videomania, sui sentimentalismi della canzone d'autore e sull'ultimo Sanremo: Fermate il video: voglio scendere, il titolo. Suco de agua è invece il cocktail rinfrescante offerto subito dopo da Pongo, ovvero Massimo Pongolini, faccia conosciuta dagli aficionados di «Drive in». Il suo è un rito festaiolo-spettacolre che miscela sarcasmi contro il bisogno di nuovi culti, la pratica di ginnastica mentali e corporali, la mania di fanatici predicatori. A condire il tutto, musica e furba demenzialità. Gian Luca Favetto

Persone citate: Barcellesi, Massimo Pongolini, Maurizio Milani, Nick Novecento, Sabina Guzzanti, Stefano Nosei

Luoghi citati: Codogno, Italia, Pongo, Sanremo