Bortolotti tra software e velieri di Irene Cabiati

Bortolotti, tra software e velieri VELA Un alessandrino sarà lo skipper dello Yacht club de Monaco Bortolotti, tra software e velieri MONTECARLO — Lo Yacht Club de Monaco presenterà il 9 luglio il veliero che correrà per i colori del club nelle principali regate d'altura, in particolare la Sardinia Cup di Porto Cervo, a settembre. Skipper dell'imbarcazione, che si chiama Monaco, è Lorenzo Bortolotti, 34 anni, alessandrino: è uno dei rappresentanti più conosciuti della vela italiana. Fa parte del gruppo di navigatori nazionali che ha partecipato alla sfide deU'America's Cup, prima su Italia e poi su Azzurra. Nel suo curriculum compaiono risultati importanti. Eccone alcuni: nove titoli italiani nelle classi I.O.R.; titolo europeo sul 6 metri, vincitore della Sardinia Cup 1982; secondo assoluto all'Admiral's Cup 1983, campione del mondo 1984 sul 12 metri Vie tory a Porto Cervo. Barba brizzolata, capelli arruffati e le caratteristiche rughe marinare Intorno agli occhi, Lorenzo Bortolotti, ha tracciato sul mare le tappe della sua vita. ■Sono cresciuto in barca — dice — anche se sono nato ed ho vissuto la mia fanciullezza ad Alessandria. Papà, che è otorinolaringoiatra e docente all'Università di Torino, è un appassionato di vela anche a livello agonistico: ho imparato da lui». E racconta delle otto barche di famiglia, tutte con il nome Moby Dick, alcune delle quali hanno partecipato a gare prestigiose come l'Admiral's Cup. Aggiunge: .Afi sono iscritto a Medicina, ma non sono riuscito a laurearmi, ho preferito dedicarmi ad attività legate alla nautica, nel Tignino. Sono presidente di un'azienda dt software e strumenti elettronici, la Ockam Instruments Europa, e dirigente della North Sails Italia'. Per Bortolotti fare lo skipper non è dunque un mestiere, non è pagato quando gareggia: -Quanto guadagna un velista profes¬ sionista? Dipende dalle sue capacità e dal suo ruolo. Non sono certo i compensi dei calciatori e di certi tennisti: nel nostro settore si va da 20 a 40 milioni l'anno. Per i big il discorso è diverso perché ci sono accordi speciali con gli sponsor. In Italia sono pochi quelli che si possono permettere ingaggi consistenti. E' rara la professionalità e a differenza di altre nazioni (Inghilterra, America e Germania), noi diamo più importanza all'immagine che alla prestazione sportiva'. Bortolotti cita le vicende italiane all'America's Cup: 'Eravamo in grado di fare molto di più. Ma quando sono intervenuti interessi politici e commerciali, il fatto sportivo è stato penalizzato ed io mi sono ritirato. Per questo i miei atteggiamenti talvolta non sono piaciuti'. La prossima tappa di Lorenzo è Monaco, la barca dell'australiano Rick Stowe, residente a Montecarlo, su cui lo Yacht Club scommette la propria immagine. Fanno parte dell'equipaggio Pietro Dall (campione della classe 470), Paolo Manzoni, Stefano Maida. Juli Romanengo e Paolo Bucchioni (tutti ex dell'equipaggio di Italia), Ennio Buonomo (dell'equipaggio di Azzurra). E ancora alcuni monegaschi, fra cui Guido Miani. di origine torinese. Afonaco. un one tonner (12 metri), ha già avuto ottimi risultati come primo assoluto alla settimana di Marsiglia, alle regate di Capri e alla Cowes Week e terzo ai campionati del mondo della One ton cup. Ora l'obiettivo è la Sardinia Cup. E dopo? -Dopo ci sarà un'altra barca, Najoleari, con la quale parteciperò alla three quarter ton cup a Marciana Marina — risponde lo skipper — ma il mio sogno è di arrivare a comporre una squadra italiana, unica, forte, fatta di bravi velisti, per la sfida dell'America's cup-. Irene Cabiati Ixiren/o Bortolotti