Rosi, un'altra sfida contro il pronostico
Rosi, un'altra sfida contro il pronostico Venerdì a Sanremo l'italiano difende il mondiale dei superwelters dall'attacco di Curry Rosi, un'altra sfida contro il pronostico Il pugile americano, già da alcuni giorni in allenamento in Riviera, è sicuro della vittoria: «Sono il più forte, non posso fallire» - Ma al nostro campione le previsioni sfavorevoli non danno fastidio - Già contro Thomas, in gennaio, sulla carta partiva battuto ed invece vinse per ko di GIANNI PIGNATA Sono passati una ventina di giorni appena dalla brillantissima conferma di Patrizio Kalambay campione del mondo dei pesi medi dopo l'aspra battaglia contro Robbie Sims fratello di Marvin Hagler e tocca all'altro italiano campione del mondo, Gianfranco Rosi — un italiano vero, stavolta, non un africano riciclato da un matrimonio — di giocarsi il suo titolo in una sfida che, sulla carta, non lo vede certo favorito dal pronostico. Sul ring di Sanremo lo aspetta infatti tra cinque giorni, venerdì sera, in un'arena allestita sulla spianata di Portosole con vista sugli yachts dei miliardari, Donald «Cobra» Curry, un nome che costituisce un pessimo ricordo per la nostra boxe. Poco meno di quattro anni fa, nella vicina Montecarlo (ma dopo essersi alle¬ nato a Sanremo, come stavolta) Curry distrusse brutalmente le speranze di Nino La Rocca. In quasi quattro anni molte cose sono cambiate anche per il «Cobra», che dopo aver dominato per due anni tra i pesi welters. si lasciò coinvolgere su una strada purtroppo assai frequentata da molti pugili statunitensi — marijuana ed altro — trovandosi impreparato al momento del confronto con un rivale impegnativo come il «colored» britannico Lloyd Honeyghan, che lo stroncò in sette riprese, nel settembre 1986, ad Atlantic City. Dopo quella drammatica sconfitta, Curry si è concesso una pausa di riflessione ed un'altra ha dovuto concedersene al secondo impatto col ko, in un tentativo mondiale nella categoria superiore, quella dei superwelters ora dominata da Rosi. Secondo Don, quello fu un suo enorme peccato di ingenuità, quasi incredibile per un pugile della sua classe. Contro il lungo Mike McCallum. Curry — è storia di un anno fa — stava vincendo nettamente ai punti, ma volle strafare, cercando il suc¬ cesso clamoroso. Riuscì a mettere a segno un uno-due tecnicamente splendido e non si aspettava che l'avversario riuscisse ad assorbirlo. Curry rimase 11 un istante, a guardia aperta e sbilanciato sulle gambe, quasi a dire «come, non vai giù?- e Mike riuscì a mettere a segno un gancio terribile che capovolse definitivamente le sorti del match. Curry, nelle prime interviste a Sanremo, dice che questi episodi sfortunati appar¬ tengono ormai al passato, che il più forte è senz'altro lui. non può fallire. A chi gli ricorda che a Genova, nel sotto-clou del mondiale Rosi-Thomas, il suo successo ai punti su Lupe Aquino che gli è valso la qualifica di sfidante ufficiale non fu certamente brillante, il «Cobraribatte: -Era importante vincere. Mi sono presto reso conto che Aquino non era in grado di impensierirmi.. Può darsi senz'altro che abbia ragione lui. anzi Gianfranco Rosi farà bene a non fidarsi dell'impressione di un Curry lento, sbiadito, che molti avevano avuto sul ring di Genova. Il pugile perugino del resto è abituato, in questa sua seconda, meravigliosa carriera, a prendere estremamente sul serio il suo duro mestiere, senza sottovalutare nessuno e senza preoccuparsi del pronostico contrario. Già in vista del match con Duane Tho- mas erano in molti a pensare che il breve regno del campione di Perugia fosse per giungere alla fine. Ed invece quel Thomas che pure aveva distrutto in soli tre rounds la «roccia- Mugabi, fini clamorosamente ko alla settima ripresa. Rosi, che si e allenato come sempre al Colle della Trinità, presso Perugia, seguito col consueto scrupolo I dall'equipe medica del dot- I tor Boranga. giungerà a Sanremo soltanto mercoledì, ] in tempo per la conferenzastampa allestita dall'Asses- j sorato al turismo. Questa i manifestazione — che entrambi ì pugili hanno subito, per necessità organizzative, senza gradirla — sarà l'ultimo contatto col pubblico prima del match di venerdì sera. Curry ha già detto che tirerà giù la saracinesca, che vuol concentrarsi solo sulla sfida che può riportarlo in alto. E Rosi farà altrettanto. II «battaglione» dei campioni del ntondo WBC WBA IBF PAGL1A: loka (Gia.) Leo Gamez (Venez.) Ku Yung (S. Cor.) MINIMOSCA: Chang (S. Corea) Yuh Myung Woo (S. Cor.) Choi Chom Hwam (Cor.) MOSCA: Chltalada (Thai.) Bassa (Col.) Bohol (Fil) SUPERMOSCA: Rojas (Col.) Galaxy (Th.) Plcal (Ind.) GALLO: Lora (Col.) Vasquez (Port.) Seabrooks (Usa) SUPERGALLO: Zaragoza (Mess.) Estrada (Mess) Lee Seung Woon (S. Cor) PIUMA: Fenech (Aus.) Esparragoza (Ven.) Grove (Usa) SUPERPIUMA: Nelson (Ghana) Mitchell (Sud Al) Lockrldge (Usa) LEGGERI: Ramirez (Mess.) Chavez (Mess.) Haugen (Usa) SUPERLEGGERI: Mayweather (Usa) Coggl (Arg.) McGlrt (Usa) WELTERS: Honeyghan (Ingh ) Starling (Usa) Simon Brown (Usa) MEDIJR: Rosl (Ita.) Jackson (Usa) Hilton (Canada) MEDI: Berkley (Usa) Kalambay (Italia) Tate (Usa) SUPERMEDI: vacante Obelmejas (Ven.) Park Chon Pal (S. Cor.) MEDIOMASS.: Lalonde (Can) Hill (Usa) Williams (Usa) MASSIMILEGG-: Holyfield (Usa) Hotyfleld (Usa) Holylleld (Usa) MASSIMI: Tyson (Usa) Tyson (Usa) Tyson (Usa)
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