Steffi Graf, una campionessa che vive in solitudine

Steffi Graf, una campionessa che vive in solitudine Mentre la pioggia impedisce a Becker ed Edberg di sfidarsi, la nuova regina di Wimbledon raccoglie dollari e applausi Steffi Graf, una campionessa che vive in solitudine dal nostro Inviato RINO CACIOPPO LONDRA — Open d'Australia, internazionali di Francia, Wimbledon: tre tornei del grande Slam, tre successi di Steffi Graf. 21 vittorie consecutive, un solo set perso contro Martina Navratilova nella finale di sabato scorso. Mentre la pioggia blocca a Wimbledon Boris Becker, che non può imitare subito la connazionale battendo Stefan Edberg, la supremazia della ragazza tedesca diventa di giorno in giorno schiacciante. Sull'erba, che lei certo non ama, contro la giocatrice più portata al «serve and volley., la Graf ha perso il primo set al 12° gioco, ma alla distanza ha finito per dominare con un parziale di dodici a uno. Per raggiungere Maureen Connolly e Margaret Court, che realizzarono il Grande Slam rispettivamente nel 1953 e nel 1970, ora non le resta che aggiudicarsi gli US Open a Flushing Meadow su una superficie che più si adatta al suo gioco. Ma la pioggia di sterline e la grande vittoria sono state festeggate dalla famiglia Graf senza trionfalismi. Una modesta cena insieme con papà Peter e mamma Heidi, con il fratello Mikael e fidanzatala, con 11 coach cecoslovacco Pavel Slozil nel ristorantino di una catena che dice di offrire cucina italiana solo perché ha in menù alcuni piatti di pasta e che è situato a pochi passi dall'albergo che ospita gran parte dei partecipanti a Wimbledon. Al tavolo di Steffi non c'era nemmeno la sua compagna di doppio Gabriela Sabatini, un sodalizio formato a tavolino dai genitori delle due giocatrici più per interessi sportivi che non per vero legame fra le due campionesse. Steffi è la prima ad ammettere che non «lega» con le altre giocatrici del circuito. Afferma: «E' difficile essere amiche delle nostre avversarie. Così non ho rapporti con nessuna di loro. Negli spogliatoi le saluto e basta'. Ma non sono solo le altre giocatrici ad avere difficoltà di legami con Steffi: lo stes so avviene con i ragazzi, tanto che all'inizio di Wimbledon. il Daily Mail ha titolato: .Steffi, terrore dei campi da tennis, è una perdente in amore'. E ha raccontato quanto ha detto il padre della ragazza. Peter: «/ ragazzi trovano spesso Steffi troppo difficile^ Certo lei è molto individualista. Prima di giocare al Roland Garros, era a Mannheim in Germania e un giovanotto la fissava da più di un'ora in una discoteca, senza sapere cosa fare o come rivolgerle la parola. E' stata allora Steffi a prendere l'iniziativa. Si è alzata ed è andata lei stessa a dirgli se voleva ballare. Gli ha detto: "Su alzati e balliamo". Ed hanno danzato'. Ancora il padre: 'Steffi sa quale uomo si adatta a lei. Deve essere una persona capace di accettare che è una donna-tennista che deve girare tutto il mondo. Per un certo tempo ha avuto un ragazzo ad Amburgo, ma quando lui le ha chiesto di abbandonare il tennis, lei lo ha lasciato'. Steffi spiega anche perché le è difficile instaurare un rapporto: .Quando una per¬ .Ora ho anche una buona volée — ammetteva Stelfi dopo il successo —. ma non la uso mai. Lo scorso anno già mi sentivo a mio agio sull'erba, stavolta mi sono allenata meglio e di più, insto che il tempo è stato migliore. E sono riuscita a piazzare diverse volte dei rovesci liftati, un colpo sul quale avevo lavorato molto con Pavel Slozil'. E' Slozil. il coach cecoslovacco assunto nell'86 da Peter Graf. il vero pigmalione della tedesca. Diceva l'ex giocatore di Coppa Davis: .All'inizio ho fatto una fatica enorme a giocare con lei quattro ore al giorno e dire che avevo appena finito di partecipare al circuito maschile. Steffi però non si stanca mai e si diverte a giocare.. Se Slozil allena, chi continua a dare le direttive, a programmare l'attività e la preparazione, è sempre papà Peter, che quando non può essere presente ai tornei telefona anche due volte al giorno per seguire e controllare tutto. Per Steffi fa il tifo tutta la famiglia e i suoi trionfi sono di tutti. sona si interessa a me. non so mai se lo fa per me in quanto tale o per la mia celebrità o la mia ricchezza. E dire che io detesto la celebrità al contrario di Martina che l'ama.. Sul piano del gioco Steffi ha ancora notevoli margini di miglioramento ma la sua gioventù, la sua velocità, la sua vitalità sono già bastate per dominare tutte le altre avversarie. Sembra quasi ignorare che il regolamento concede trenta secondi di riposo per ogni quindici ed un minuto e mezzo per ogni gioco tali sono il ritmo e la pressione che impone alle partite. Il suo gioco è dirompente perché la forza del suo polso, sempre più solido, le permette di portare i colpi con sicurezza e precisione. Diceva Mary Jo Fernandez dopo essere stata sconfitta al quarto turno: .E' così veloce che capisci sempre troppo tardi dove arriva la palla. Devi solo tentare di dare sempre il 100% per cercare di metterla in difficoltà. Ho tentato di farla palleggiare ma appena le capitava la palla giusta tornavano indietro autentici missili'. Londra. La tedesca Graf, nuova regina del grande tennis

Luoghi citati: Amburgo, Australia, Francia, Germania, Londra, Mannheim, Wimbledon