Sequestro Fantazzini: 9 condanne

Sequestro Fantazzini: 9 condanne Il giovane bolognese morì durante la prigionia, nel 1986 Sequestro Fantazzini: 9 condanne BOLOGNA — Condanne per quasi due secoli di carcere sono state inflitte dal tribunale di Bologna a nove degli 11 imputati al processo per il sequestro e l'omicidio di Alessandro Fantazzini, il ventinovenne autotrasportatore bolognese rapito la sera del 19 gennaio 1986 e mai restituito alla famiglia, nonostante il pagamento di due miliardi di riscatto. Dopo 12 ore di camera di consiglio, il tribunale ha condannato a 30 anni di reclusione Salvatore D'Anna, 54 anni, di Castelvetrano (Trapani); Antonino Greco, 50 anni, di Corleone (Palermo); Salvatore Cocco, 36 anni, di Tertenia (Nuoro); Mario Caolino, 42 anni, di Gairo (Nuoro). Ventidue anni di prigione sono stati inflitti a Nunzio Brancifoi-ie. 49 anni, di Assoro (Erma); 20 anni a Mariano Cartiglia. 51 anni, di Nicosla (Enna); dieci anni a Giovanni Calamosca. 64 anni, di Imola (Bologna) e Guido Dlraldl, 35 anni, di Benevento. Antonia Margheritino, 53 anni, di Palermo, dovrà scontare invece due anni e sei mesi di carcere. Gli ultimi due imputati, Giancarlo Pischedda, 39 anni, di Loceri (Nuoro), e Carmelo Calabro. 35 anni, di Palmi (Reggio Calabria) so- no stati assolti per insufficienza di prove. Solo per quest'ultimo ii pubblico ministero, dottor Mauro Monti, aveva proposto l'assoluzione con formula dubitativa. Per Giraldl aveva chiesto 16 anni, dato che l'imputato non aveva partecipato materialmente al sequestro e aveva poi collaborato con la giustizia. Per tutti gli altri l'accusa aveva chiesto 30 anni, il massimo della pena per il reato di sequestro seguito dalla soppressione non premeditata dell'ostaggio. Alessandro Fantazzini, figlio di un autotrasportatore di Anzola Emilia, fu rapito dopo una colluttazione (macchie di sangue vennero scoperte sul luogo del sequestro) nel cortile di casa. D giovane era appena rientrato dopo una giornata trascorsa sulla neve dell'Appennino Emiliano in compagnia della sua fidanzata, Paola, 25 anni. I due avevano cenato e poi Alessandro aveva accompagnato a casa la ragazza. Al ritorno, con la sua .Mercedes» era stato sorpreso dai banditi e portato via. I genitori, dopo aver trovato l'auto abbandonata, aveva denunciato la sua scomparsa. Poco dopo giunse la richiesta di riscatto e la famiglia pagò i due miliardi chiesti dai sequestratori. Nell'aprile 1986 ci fu la svolta nelle Indagini. Gli inquirenti fermarono il presunto «basista» della banda: Antonino Greco, trovato in possesso di una mazzetta di denaro proveniente dal riscatto. L'uomo, di professione camionista, aveva acquistato un autocarro dai Fantazzini (sono anche concessionari per Bologna della .Scania*, la società svedese che produce autocarri) ed era rimasto in relazione d'affari con la ditta di Anzola. Sempre in quei giorni, erano stati fermati Salvatore D'Anna e la Margheritino, in un primo momento accusati solo per il riciclaggio del denaro e poi coinvolti nel reato di sequestro «con soppressione del rapito-. Un «pentito, aveva rivelato al magistrato i nomi dei banditi e le circostanze della morte di Alessandro Fantazzini. Alla conclusione dell'istruttoria, il giudice bolognese Giovanni Spinosa, nella sua sentenza di rinvio a giudizio, aveva anche sottolineato l'inefficienza della Criminalpol di Bologna che non aveva tenuto conto di alcuni indizi emersi da intercettazioni telefoniche, quando l'ostaggio era ancora in vita. r. cri. Antonia Margheritino e Salvatore D'Anna, condannali