La «prima volta» del bikini

La «prima volta» del bikini Polemiche per la pubblicità sul settimanale cattolico Famiglia Cristiana La «prima volta» del bikini Lettere e telefonate di protesta per questa «apertura» - Ma la fanciulla dell'immagine non ha nulla di provocante - Il vicedirettore Del Colle: «Il pubblico è molto attento alla questione morale; le reazioni indicano posizioni diverse, ma non sulla fede, bensì di cultura» ■ Baget Bozzo: «La rivista vuole diventare un rotocalco per famiglie medie» TORINO — n viso è carino, circondato da lunghi capelli folti, il sorriso aperto e sincero: le puoi dare tra i sedici e i dicìotto anni. Sul suo corpo già ben formato di fanciulla, un bikini a florilegi: normale, di quelli che si possono vedere sulle spiagge, senza nulla di provocante. Sembra proprio la «brava ragazzina», non solo tutta studio (o lavoro) e famiglia, ma vivace e interessata al mondo. L'unico «equivoco», semmai, è nella didascalia, che gioca sull'assonanza costumi «d'amare» e «da mare». E' l'immagine scelta dal settimanale cattolico «Famiglia Cristiana» per la «prima volta» del bikini nella sua pubblicità. L'idea è venuta a una ditta di abbigliamento di Moncalieri, la «Tamigi», per propagandare i suoi costumi da bagno. Spiega il responsabile dell'immagine pubblicitaria, Gianfranco Schialvino: -Quando si è deciso la campagna promozionale, ho consigliato giornali femminili e giornali d'opinione. Tra questi ultimi si è dato la preferenza a quelli il cui messaggio dà la massima credibilità e affidabilità, come "Famiglia Cristiana" appunto. Quando abbiamo contattato la Publiepi, la divisione pubblicitaria della San Paolo, ci hanno detto che accettavano solo pubblicità per costumi da bagno interi. Ho proposto allora due immagini: una con una ragazzina dal viso pulito, in bikini; l'altra con un pezzo di figliola in costume intero, ma sexy al massimo. Hanno concordato che la seconda immagine era decisamente provocante e "invitante", mentre la prima richiamava quella figura "familiare" che la rivista vuole proporre. E così abbiamo fatto il contratto E caduta dunque un'altra •barriera», dopo quella del primo nudo (un bambino nella pubblicità dell'acqua Sangemini), che già aveva provocato sconcerto e polemiche tra i lettori della rivista: in quell'occasione era intervenuta la stessa direzione del giornale, pubbliI cando le lettere di favorevoli e contrari. Ora sono arrivate altre lettere e telefonate... «Che ci fossero polemiche c'era da aspettarselo — afferma il vicedirettore Beppe Del Colle —, n pubblico di "Famiglia Cristiana" è molto reattivo alla questione morale ed è critico quando facciamo qualcosa che ritiene non vada bene. In questo caso, una parte dei lettori pensa che si vada contro il pudore. Dobbiamo tenerne conto C'è stata una riunione per accettare la pubblicità... -Questa è la prassi, tutte le volte che i bozzetti possono creare problemi vengono sottoposti al vaglio della direzione editoriale — sostiene Del Colle —. // messaggio pubbftcitorio deve essere coerente con la linea del giornale. In passato, ad esempio, abbiamo rifiutato pubblicità per cibi di cani e gatti perché c'era sentore che in ambienti cattolici sarebbe apparso un insulto alla fame nel Terzo Mondo. E così è capitato per le pellicce, per non urtare l'ala ecologica dei cattolici. Stesso discorso vale per la pubblicità delle fabbriche di armi, che non abbiamo mai ospitato Cosa indicano queste reazioni? • Cheleposizioni dei lettori sono diverse ma convivono, a volte anche nella stessa famiglia, pur avendo tutti una matrice cattolica. Lo avevamo fatto notare in occasione del dibattito tra i lettori a proposito della pubblicità per il bambino nudo. Ma la differenza non è di fede, bensì di sensibilità e di cultura legata ai tempi. La Chiesa non ha certo cambiato la morale cattolica, ma sono diversi i costumi e la mentalità. Una ragazza di cent'anni ragiona in modo differente dalla madre: e se va al mare in bikini non è per questo una cattiva cattolica; basta vedere quello che accade, ad esempio, al meeting di CI a Rimini. A dire il vero si scandalizza di più chi è all'esterno di chi vive all'interno. Però la reazione dei lettori accade quando un cambiamento diventa "simbolico" e pare un cambiamento di linea-. B significato deU'.apertura» di «Famiglia Cristiana»? •In tempi in cui ormai impera il topless, il bikini non è più un problema — dice 11 sacerdote e politologo don Gianni Baget-Bozzo —. In realtà "Famiglia Cristiana" si rivolge a un pubblico non strettamente confessionale, vuol diventare rotocalco per famiglie medie. Non c'è niente di particolare: in un pubblico più ampio dei frequentatori delle parrocchie c'è chi il bikini neanche lo nota.. Giudizi positivi dagli operatori della pubblicità: -Il giornale vuol uscire dall'immagine un po' "bigotta" avuta finora, malgrado l'impegno in campo sociale e politico.. Ma c'è anche chi avverte: «La rivista deve fare attenzione a un impatto troppo brusco. I suoi lettori sono sia di area urbana sia di area rurale, e hanno verso di lei un rapporto "fiduciario". Se propone una cosa diversa deve poi giustificarla perché sia accettata...». Paolo Querio . Cosi quello che si vede sulle spiagge delle vacanze Cosi il bikini apparso su «Famiglia Cristiana»..

Persone citate: Baget Bozzo, Beppe Del Colle, Del Colle, Gianfranco Schialvino, Gianni Baget-bozzo, Paolo Querio

Luoghi citati: Moncalieri, Rimini, San Paolo, Torino